Le stagioni di transizione sono le più temute dai cagionevoli di salute. Di questi tempi più che mai, è di fondamentale importanza riguardarsi dalle birichinate climatiche. L’imminente scaldata termica cui la Sicilia dovrà soggiacere nel breve termine sarà avvicendata da una staffilata balcanica che potrà mettere a repentaglio il benessere psico-fisico dei siciliani.
Esauritosi il flusso umido occidentale artefice della blanda instabilità domenicale, nel corso delle prossime ore un fallace respiro tunisino tornerà sulla cresta dell’onda, pungolato dall’oscillazione del jet stream. Una ragguardevole anomalia di gpt (552 dam) sull Atlantico portoghese abbinata all’isoterma -20 a 500 hpa che franerà atipicamente verso le Canarie avvetterà sulla Sicilia una bolla di calore di moderata intensità, con asse decentrato fra Baleari e Sardegna.
La dinamica descritta non è episodica e condanna la Sicilia a frequenti ondate di calore nel periodo estivo, allorquando voragini depressionarie penetrano fin verso latitudini afro-mediterranee.
In questa circostanza, a differenza di 2 settimane fa, la vincente usurpazione anticiclonica scaturita dalla discendente bassa pressione atlantica, sarà caratterizzata da valori di gpt relativamente elevati 588 dam.
Pertanto, scongiurata l’evenienza di un fitto gradiente orizzontale, l’alta pressione subtropicale imperverserà senza alcun ostacolo per 3 giorni, prima di essere spodestata da una goccia fredda nordica.
Con questo quadro pressorio ( 1020 hpa e 588 dam) possiamo asserire che da lunedi e mercoledi, le condizioni meteorologiche volgeranno ad una appendice estiva.
Il cielo spazierà dal quasi sereno a moderatamente velato, per la probabile diffusione di cirri e cirro-strati di origine algerina che potranno annacquare il soleggiamento in alcuni momenti della giornata.
Fino a martedi, i venti spireranno dai quadranti meridionali, con predominanza di un moderato ostro e libeccio (S-SW). Mercoledi, l anticiclone inizierà a perdere gradualmente la sua spigliatezza a 500 hpa ( 584 dam) e ai bassi strati i venti si disporranno da ponente e maestro (W-NW).
Pertanto, fino a martedi lo Stretto sarà moderatamente increspato dalla brezza tesa meridionale, mentre mercoledi osserveremo lievi increspature sul Tirreno.
La colonnina di mercurio si inerpicherà su cocenti valori da tarda estate e soprattutto martedi si potranno sfondare i 29-30° lungo il versante tirrenico per la temporanea presenza dell’isoterma +18 a 850 hpa. In città, difficilmente si supereranno i 27-28° nelle ore centrali. Il tasso dell’umidità relativa farà segnare valori mediamente elevati compresi fra il 50 e il 75%.
Le tendenze del tempo a medio termine prefigurano un drastico ribaltone all attuale stallo anticiclonico di matrice africana.
L’alta pressione sarà inevitabilmente perforata e bruscamente falcidiata dall avvento di un alito molto fresco ( isoterma +5 a 850 hpa) d’estrazione russa. L’aria caldo-umida sarà sfrattata dal fronte freddo incipiente e non è arduo vaticinare un marcato peggioramento delle condizioni atmosferiche. In un battibaleno saremo catapultati in un contesto tardo-autunnale caratterizzato tagliente tramontana, grecale, cumulonembi forieri di acquazzoni localmente di forte intensità a carattere intermittente. Tutto questo scompiglio almeno fino a venerdi, con regime termico sotto-media e marcata instabilità convettiva.
Ma in tutta franchezza, l attuale andamento teleconnettivo con un vortice polare alquanto dissestato non depone favorevolmente a durature fasi anticicloniche in sede Mediterranea. Non si intravedono irruzioni invernali precoci almeno fino al 1 Novembre, ma nessun anticiclone riuscirà a polarizzare le sue attenzioni sul mare nostrum. Altro che Novembre caraibico. Evitate di arricchire questi buffoni che con il loro ABOMINEVOLE sensazionalismo acchiappaclik non fanno altro che ledere la meteorologia. Salvaguardiamo questa rutilante materia.
