SAVOCA – Giro di vite sugli incendi nelle aree incolte. Dopo l’ordinanza sindacale dello scorso mese di maggio in materia di prevenzione incendi e pulizia di fondi incolti, con la quale il primo cittadino savocese Nino Bartolotta aveva ordinato a proprietari e conduttori di aree agricole non coltivate e di aree verdi incolte in centri urbani, gli interventi di scerbatura, rimozione di sterpaglie e di materiali facilmente infiammabili entro il 15 giugno, oggi arriva la “resa dei conti” contro coloro che hanno disatteso il provvedimento di prevenzione sindacale mettendo a serio rischio l’incolumità della popolazione. Dopo le prime sanzioni emanate contro i trasgressori accertati, una recente ed ulteriore ordinanza sindacale, richiamando le norme vigenti in materia, fissa i divieti per le aree percosse da incendi e tra i più significativi si legge l’impossibilità di una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni, oltre al divieto sui predetti soprassuoli, per la realizzazione di edifici, strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive per dieci anni. Tali vincoli dovranno essere inseriti anche in eventuali atti di compravendita a pena di nullità dell’atto. Il responsabile dell’area tecnica è stato incaricato per l’aggiornamento del Catasto comunale incendi e per i consequenziali atti gestionali inerenti l’apposizione dei vincoli in argomento. Un provvedimento – quello del primo cittadino – che sembra non fare sconti e che ha alimentato non pochi “mal di pancia” tra i tanti proprietari di fondi attualmente agricoli ricadenti in aree urbane e che dalla recente riattivazione dell’iter redazionale il Piano Regolatore Generale, speravano in uno sfruttamento edilizio dei propri terreni.
Il territorio savocese nei scorsi mesi estivi è stato più volte interessato da incendi, anche di vaste proporzioni, che hanno minacciato le abitazioni e che è stato accertato, nella maggior parte dei casi, divampati proprio dalle aree incolte in prossimità del centro abitato.