SANTA TERESA DI RIVA – Obiettivo amministrative 2017, si aprono le danze. Alle indiscrezioni che sono circolate finora, ieri ha fatto seguito la costituzione del primo “movimento politico” che intende proporsi come “alternativa” all’attuale gestione amministrativa di Santa Teresa di Riva. Un documento ufficiale, firmato da otto cittadini, oppositori da sempre dell’amministrazione De Luca, e con esperienze amministrative alle spalle, ha presentato ufficialmente un documento che annuncia la nascita del movimento “Noi ci siamo” e propone ai cittadini che condividono il loro decalogo di scendere in campo “per il bene di Santa Teresa”. Gli otto sono Fabio Palella, Adriano Nicotra, Giuseppe Migliastro, Salvatore Bongiorno, Riccardo Chillemi, Giuseppe Arpi, Sebastiano Pinto e Francesco Brancato. Non certo illustri sconosciuti all’opinione pubblica, Fabio Palella è stato consigliere comunale di minoranza e candidato sindaco alle amministrative 2012, Giuseppe Arpi è stato capogruppo di maggioranza nell’ultima amministrazione guidata da Alberto Morabito e consigliere per un giorno in questa legislatura: aveva surrogato il dimissionario Antonio Di Ciuccio, ma dopo un giorno si era dimesso, rinunciando ad occupare uno scanno di minoranza. Sebastiano Pinto e Franco Brancato sono consiglieri uscenti, ma non hanno lasciato traccia della loro partecipazione. Adesso sono tra i firmatari di un documento che dovrebbe rilanciare Santa Teresa. Farebbero bene, prima, a rendicontare i cinque anni passati sugli scanni di minoranza. “Neofiti”, ma non tanto, sono Adriano Nicotra, figlio d’arte, Giuseppe Migliastro, Riccardo Chillemi e Salvatore Bongiorno, anche lui figlio d’arte. Un drappello ben rappresentato, mandato avanti per lanciare il proclama del “Movimento politico Noi Ci Siamo”. Che è questo.
“Tanti a Santa Teresa di Riva sono i cittadini che gridano la propria indignazione nell’essere rappresentati da chi non è del luogo. È possibile che nel paese non ci sia chi è capace di proporsi a tale scopo? Da quest’ultima considerazione è maturata l’idea di creare un movimento politico che abbia la finalità di proporre ai cittadini una lista “alternativa” di candidati consiglieri comunali ed un sindaco alle prossime elezioni amministrative. La lista deve essere sinonimo di rinnovamento della classe dirigente. La stessa dovrà promuovere attività culturali ed amministrative che si identifichino nel rinnovamento, trasparenza e “pace sociale”. Il sindaco dovrà essere una persona che di identifica nel popolo; dovrà essere equo, altruista e a disposizione della cittadinanza tutta. Dovrà amministrare senza ambiguità, narcisismo, egoismo e sete di potere. Dovrà amministrare per gestire il potere e non gestire il potere per amministrare. La nuova classe dirigente e il sindaco in testa, dovranno essere scelti tra coloro che sino ad oggi si sono distinti nella Società come soggetti modesti, lavoratori, capace di essere a disposizione di chi non ha voce e che hanno operato sempre senza maldicenze e con onestà”.
E concludono chiedendosi se a Santa Teresa “esiste ancora chi vuol bene al proprio paese”, e chiudono con un “noi ci crediamo” che sembra una esortazione, piuttosto che una affermazione.
Il primo gruppo, quindi, è uscito allo scoperto per dire “noi ci siamo”, chi si vuole aggregare sarà bene accetto. Se sono rose, salgono a tre i candidati sindaco. Dopo Danilo Lo Giudice (amministrazione uscente) e Antonio Scarcella (primo sfidante) adesso bisognerà aspettare le primarie del nuovo gruppo per conoscere il terzo incomodo. Più candidati ci sono, più si abbassa il quorum per vincere. Quello che vuole De Luca.