FURCI SICULO – Per tutto il 2015 e per il primo semestre del 2016 il Comune non ha pagato la fornitura di energia elettrica. Un contenzioso con l’Eni spa di oltre 400 mila euro, che l’amministrazione del sindaco Sebastiano Foti non sa come pagarli. Ed allora è scesa in campo la Farma Factoring spa, concessionaria crediti da parte dell’Eni, che ha trattato con il Comune, arrivando a condividere il piano di rientro predisposto dagli organi di controllo. E’ stato accertato che il costo dell’energia elettrica, tra il 2015 e la prima metà del 2016, consumata e non pagata, ammonterebbe a 464.253,68 euro, con l’approvazione del piano di rientro, il Comune dovrà pagare, per evitare ulteriori aggravi alle casse comunali, 18 mensilità di 25.998,21 euro. Le bollette emesse dall’Eni e non pagate si riferiscono al mese di maggio 2015 (di 8.475 euro) , aprile 2016 (60,820 euro); giugno 2016 (171.654,24 euro); agosto2016 (228.102,55). Somme che il Comune non ha mai pagato e che tenderebbero ad aumentare qualora non venisse rispettato il piano di rientro. “Sono somme che riguardano il pagamento della luce di parecchie strutture comunali – ha sottolineato l’assessore Rosaria Ucchino – cioè non solo il Palazzo municipale, ma anche le scuole, il lungomare, il Centro diurno, la Nazionale, le frazioni, il campo di calcio, la villa comunale e tante strutture ancora. Adesso è stato sottoscritto un piano di rientro con l’Eni proprio per estinguere questo debito, che sarà rateizzato in diciotto mensilità”. Da un paio di anni il comune di Furci si dibatte in una galoppante crisi economica, che impedisce di portare a compimento specifici progetti e programmi, votati alla crescita sociale ed economica del paese. Tra l’altro non è stato ancora approvato il bilancio di previsione 2016, anche perché manca il parere del revisore dei conti, per cui si stenta a pagare anche la prima rata di rientro con l’Eni.