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venerdì, Settembre 20, 2024
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Donati gli organi del 20 enne di Graniti: la morte di Sebastiano Leonardi ha ridato la vita a sei persone. Commovente documento della direzione sanitaria.

 

Graniti – Ha fatto tanto bene da vivo, ne ha fatto altrettanto bene quando è morto. Sebastiano Leonardi 20 anni di Graniti, nella notte tra il 4 e il 5 settembre era alla guida del suo motorino quando ha perso il controllo ed è sbattuto violentemente per terra. E’ morto il giorno dopo. I familiari hanno consentito la donazione degli organi. Un gesto ammirevole, toccante ed esemplare , che ha commosso tutti e che vale la pena di conoscere attraverso il comunicato diramato questa mattina dalla direzione del Policlinico.

“La Direzione Aziendale del Policlinico G. Martino di Messina, comunica che nella giornata di ieri è stato eseguito con successo un intervento di prelievo multiorgano su un giovane donatore di soli 20 anni, coinvolto in un incidente stradale autonomo.

Sebastiano Leonardi, classe 1996, nella notte tra il 4 e il 5 settembre, era alla guida del suo motorino quando accidentalmente ne ha perso il controllo cadendo sulla strada e riportando un grave politrauma.

Soccorso dal 118 è stato subito trasportato presso l’Ospedale di Taormina dove è stato sottoposto ad un intervento di asportazione della milza. Di seguito, per la gravità del trauma cranico e toracico riportati, è stato traferito presso l’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione con Terapia Intensiva dell’A.O.U. di Messina. Qui tuttavia, le condizioni cliniche sono apparse da subito disperate e nulla ha potuto strappare il giovanissimo Sebastiano alla morte cerebrale che è stata tempestivamente accertata dai sanitari secondo le modalità previste dalla Legge.

L’accertamento della morte encefalica, si rammenta è una procedura obbligatoria e che deve essere eseguita immediatamente ogni qualvolta se ne ravvisino le condizioni.

Solo a questo punto, si è potuto chiedere ai familiari di esprimere una loro eventuale volontà alla donazione degli organi.

Si tiene a ribadire come anche in questo caso, il papà, le sorelle e i parenti più stretti di Sebastiano, con commovente slancio altruistico, abbiano subito acconsentito affinchè si ripetesse il miracolo della vita che, come un formidabile testimone, viene trasmessa ad altri sconosciuti afflitti dalla disperata necessità di un trapianto.

Il gesto di grande civiltà della famiglia Leonardi, cui va il sincero ringraziamento della Direzione dell’A.O.U. di Messina ha consentito di restituire nuova vita a 6 pazienti.

Nella notte tra martedì e mercoledì, ancora una volta, si è attivata la complessa macchina organizzativa che coinvolge un’intricata rete di professionalità. Tra queste: l’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione, la Direzione Sanitaria, il Coordinamento Aziendale per la Donazione e i Trapianti d’Organo, il Centro Regionale Trapianti, il Centro Nazionale Trapianti e i Centri Trapianto.

Così una equipe chirurgica dell’Az. Osp. “Molinette”, di Torino ha potuto prelevare il cuore. Il fegato e i reni sono stati prelevati dai chirurghi dell’ISMETT di Palermo mentre le cornee sono state prelevate dagli oculisti della A.O.U.di Messina per essere poi trasferite all’Ospedale Civico di Palermo e da qui alla Banca degli Occhi”.

 

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