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mercoledì, Ottobre 30, 2024
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G7, da Tokyo a Taormina Boldrini lancia “il piano Marshall per l’Africa”

Aspettando la seduta di Consiglio dei Ministri che dovrà varare il decreto legge per il G7 di Taormina, il presidente della Camera Laura Boldrini rilancia il tema dell’integrazione in vista proprio dell’appuntamento in Sicilia del maggio 2017. La Boldrini, che ha preso parte al “G7 dei Parlamenti” tenutosi in Giappone, a Tokyo, afferma “l’importanza di un rilancio del processo di integrazione europea”. “Oggi, la migliore ‘buona pratica’ al mondo per quanto riguarda la pace e la sicurezza è l’Europa unita”.

I presidenti delle Camere dei Paesi del G7 sono stati protagonisti di un vertice in terra nipponica in cui hanno concordato di cercare di rafforzare la collaborazione per affrontare meglio il problema dei rifugiati in Europa. Un tema che sarà al centro anche del summit dell’anno prossimo, quando il G7 si terrà in Sicilia e l’Italia avrà la presidenza dei lavori.

La Boldrini ha ipotizzato la necessità di una sorta di “piano Marshall” per l’Africa: “Perché se noi non stabilizzeremo quei Paesi, con un grande piano di sviluppo e investimenti, verremo destabilizzati a nostra volta. Come accadde settant’anni fa, quando gli Stati Uniti ebbero la lungimiranza di contribuire in maniera massiccia alla ricostruzione ed al rilancio delle economie di molti dei nostri Paesi, ridotti in macerie dalla Seconda Guerra mondiale, dobbiamo lanciare un grande Piano Marshall per l’Africa, il continente più giovane e più instabile del mondo”. L’argomento potrebbe essere dibattuto proprio a Taormina. “Il Parlamento – ha proseguito Boldrini – gioca un ruolo fondamentale non solo nel ratificare accordi internazionali o nell’approvare leggi, ma anche nel monitorare la loro attuazione e nel chiederne conto al governo. Noi dobbiamo esercitare ogni pressione sugli esecutivi affinché si attivino concretamente per far cessare le guerre in atto nel mondo.

“Non vi possono essere sviluppo e rispetto dei diritti – secondo la Boldrini – finché le armi non tacciono. Finché le milizie non smobilitano, finché le vittime non ottengono giustizia e finché chi ha combattuto non si vede offrire opportunità alternative alla guerra”, ha sottolineato Boldrini nel suo intervento . In questo senso, i parlamenti possono e devono giocare un ruolo-chiave in più direzioni. “Innanzitutto dobbiamo, da Presidenti di Parlamento, assicurarci che vengano ratificati i Trattati internazionali”, ha detto. “Allo stesso modo, i disastri naturali si moltiplicheranno, mettendo a repentaglio la sicurezza e la pace, se non daremo seguito agli impegni sottoscritti per arrestare il cambiamento climatico. Nelle prossime settimane, il Parlamento italiano verrà chiamato a ratificare lo storico Accordo di Parigi”.

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