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sabato, Novembre 23, 2024
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Oratorio Madonna del Carmelo, un’occasione mancata?

SANTA TERESA DI RIVA – La grande area alle spalle del Santuario della Madonna del Carmelo nel quartiere Bucalo di Santa Teresa è abbandonata. Doveva essere adibita ad oratorio, ma non è altro che un terreno su sui spicca una piccola pista in cemento realizzata da un benefattore e sulla quale i ragazzi del quartiere hanno improvvisato un campo di pallavolo con una rete rattoppata sorretta da due pali instabili. Dopo l’acquisto promosso dall’allora parroco don Salvatore Mercurio (ha retto la parroccia per venticinque anni ed è scomparso prematuramente nel 2011), a cui l’oratorio è stato intitolato nel dicembre del 2014, per sottrarla alla speculazione edilizia e dare uno sfogo alla chiesa per i ragazzi del quartiere. Nulla è stato fatto. E dire che qualche anno fa erano stati raccolti quasi 8mila euro con i fondi del cinque per mille, destinati dal successore di padre Mercurio, don Gerry Currò, proprio per l’oratorio. Andato via padre Gerry dell’oratorio non se ne è più parlato anche se il nuovo parroco, don Fabrizio Subba, ha subito compreso le potenzialità di quell’area, ed ha promesso il suo impegno per valorizzarla ed attrezzarla. Infatti, la nascita dell’Oratorio Madonna del Carmelo avrebbe dovuto rappresentare una realtà nuova per la riviera jonica. Il neo rettore del santuario della Madonna del Carmelo, don Fabrizio Subba, appena insediatosi, aveva sentito l’affetto e l’amore dei fedeli verso padre Mercurio, ed ha voluto intitolare l’oratorio a don Salvatore, in modo che possano rimanere indelebili i suoi anni dedicati alla comunità del Santuario Madonna del Carmelo.

Purtroppo impegni e incombenze sopravvenute hanno fatto si che questo progetto passasse in second’ordine. Ma i ragazzi e le ragazze del quartiere lo reclamano come spazio di aggregazione. E viene rinnovato l’appello al sacerdote affinchè dia corso al progetto ideato da padre Salvatore Mercurio e realizzato con il contributo dei fedeli che si erano tassati per acquistare l’area. Crediamo che uno spazio così bello potrebbe essere sfruttato e curato meglio e portato alla fruizione 365 giorni l’anno dai nostri ragazzi che già hanno pochi spazi. “Ho conosciuto personalmente Padre Fabrizio Subba – ci dice Massimo Ferraro, promotore di questo nuovo appello – è una persona gradevolissima, sono sicuro sarà sensibile al mio appello che poi è quello di tutta la comunità. In quell’area si possono fare grandi cose, bisogna ancora una volta coinvolgere i parrocchiani che sono stati sempre prodighi nelle loro manifestazioni di sostegno alle necessità della Chiesa”.
E anche l’amministrazione comunale, invece di starsene a guardare, potrebbe fare la sua parte, per esempio mettendo a disposizione i tecnici comunali ed individuare qualche canale di finanziamento. Insomma tutti lo vogliono, un oratorio attrezzato e degno di questo nome, ma manca l’ingrediente essenziale: la “volontà”. Che purtroppo non la si trova al supermercato.

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