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venerdì, Settembre 20, 2024
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Commovente riflessione del dott. Soraci, il medico del 118 che per primo ha soccorso Giovanni Crisafulli e che ha pregato il Signore per non farlo morire.

S.Teresa di Riva – La morte del 30enne Giovanni Crisafulli ha sconvolto un paese e buttato nella disperazione due comunità, S.Teresa di Riva e Savoca. Un dolore che è penetrato in tutte le famiglie e che non accenna a diminuire.  Per ricordare Giovanni si sono mossi tutti, con frasi, discorsi, ricordi: dal sindaco Cateno De Luca agli amici di lavori, ai suoi compagni di calcio.  Ma una riflessione vogliamo citare, perché scritta col cuore e perché ha commosso tutti gli amici di Facebook. E’ quella del dott. Salvadore Soraci, il medico del 118 che per primo lo ha soccorso e che pregato Iddio perché Giovanni non morisse.

Noi della Gazzetta Jonica ringraziamo il dott. Soraci per la sua alta professionalità e per l’innata umanità che mette a disposizione nel dare aiuto e soccorso a chi sta veramente male.

Grazie ancora.

Pino Prestia

Copiamo integralmente da Facebook:

E’ impossibile ripagare il suo operato… 
Professionalità, competenza, gentilezza che non hanno eguali…. Caratteristiche proprie di un Dottore,che sceglie di fare questa professione perche’ lo desidera e lo fa’ con il cuore …proprio per questo la ritengo il MIGLIORE ,perche’ ci mette la passione oltre che la professionalita’.
Grazie per l infinita pazienza.  lo so di essere pesante.

La dedica con questa opera d’arte (nella foto) donatami da una mia paziente artista giunge in un momento molto triste in cui piangiamo la partenza senza ritorno del nostro caro concittadino Giovanni che ho avuto il destino di accompagnarlo e donarlo nelle mani di Gesu a cui mi sono affidato nelle decisioni del soccorso di quella maledetta giornata. Non era mio il turno, sostituivo una collega infortunata, non era mia l’uscita dato che ero impegnato in una visita ambulatoriale, ma al codice Rosso della centrale operativa, per uno scoppio non meglio precisato, qualcosa mi ha spinto a partire fermando il mio collega sulla porta del PTE, comunicando che partivo io, pur sapendo che avrei trovato una scena devastante . Mentre soccorrevo Giovanni, pregavo Gesù di aiutarlo. Oggi prego Gesù di aiutarci e di aiutare i familiari e gli amici nel loro dolore. Oggi questo inaspettato Dono : un quadro di perline raffigurante il volto di Cristo crocifisso. Migliaia e migliaia di perline posate con cura e professionalità in lunghe nottate insonne. Un lavoro impagabile, un significato per la data di oggi del funerale, una risposta ai miei perché: BEATI COLORO CHE SONO SOLI E SCELTI, PERCHE’ TROVERANNO IL REGNO DI DIO. POICHE’ DA LI’ VENITE, E LI’ RITORNERETE. 
ARRIVEDERCI GIOVANNI”.

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