FURCI SICULO – Il messo notificatore C.R. è stato sospeso dal servizio per otto mesi, perché condannato con sentenza definitiva dalla Corte di Cassazione, che ha previsto anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena inflitta. Il reato contestato è quello di interruzione di servizio pubblico o di servizio di pubblica necessità. Il provvedimento è stato firmato dalla responsabile dell’Area amministrativa ed istituzionale, dottoressa Antonietta Interdonato. La sentenza della Cassazione è arrivata dopo la condanna in primo grado del Tribunale di Messina, quando al messo è stato inflitto un anno di reclusione per omissione di atti d’ufficio. I fatti risalgono al tempo di Bruno Parisi sindaco quando sono state rinvenute in un vecchio deposito comunale centinaia di bollette Ici, Tarsu, servizio idrico non notificate alle famiglie di Furci. Un danno erariale, stimato allora, di oltre duecentomila euro che ha creato disagi economici al Comune.