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Proventi Teatro Antico: la Regione fa “orecchie da mercante” e continua a non versare più niente. Taormina verso l’azione legale

Ancora nessuna svolta sui proventi relativi ai biglietti di ingresso al Teatro Antico, il 30% di queste somme spetterebbe per legge al Comune ma dal secondo semestre del 2014 ad oggi rimangono bloccati nelle casse della Regione. Adesso la situazione rischia di peggiorare in seguito alla recente approvazione, da parte della Giunta Crocetta, di un articolo che prevede il totale assorbimento da parte della Regione siciliana delle quote spettanti alle municipalità sul biglietto di ingresso ai siti.

All’appello mancano circa 4 milioni di euro (cifra destinata a crescere) che se fossero stati versati al Comune avrebbero consentito all’ente locale di reinvestire le risorse su diversi fronti: dalla manutenzione del sito alla realizzazione di iniziative culturali. Nei 25 mesi trascorsi invano sono state molte le promesse fatte (e non mantenute) da Palermo sui versamenti. Assessori e funzionari si sono avvicendati nel tempo, ma nulla si è concretizzato e le somme ipotizzate non sono mai arrivate nel forziere di Palazzo dei Giurati.

Si ripete implacabile il medesimo copione: promesse di rimborsi e successive giustificazioni sul ritardo e sui mancati introiti. La medesima condizione si registra nei siti culturali di Siracusa, Segesta ed Agrigento. La possibile riforma mette ancora più a rischio le casse del Comune in quanto potrebbe togliere in via definitiva agli enti locali l’opportunità normativa di disporre di quelle somme. Se la vicenda non volgerà ad esisti positivi, garantendo quanto spetta agli enti locali, si prevedono azioni legali.

Il Teatro Antico è il monumento simbolo della città del Centauro ed appare sempre più un paradosso che la Regione si accaparri tutte risorse economiche che il territorio riesce a creare, mentre nel territorio stesso che lo ospita non torna poi indietro nulla. Non tenendo neppure conto dell’uso spropositato che si fa di un sito culturale pregevole ma molto delicato, dove la destinazione d’uso dovrebbe essere compatibile con il carattere storico-artistico del bene stesso e sicuramente non lo è la trasformazione in stadio per concerti rock. Alla Regione interessano i proventi dei biglietti del Teatro Antico, ma poi dimentica completamente il suo stato di conservazione. Forse le piante infestanti e le numerose crepe presenti lungo i muri della scena centrale, sono ritenute dagli amministratori regionali un segno del passaggio del tempo sul bene, pertanto non vanno rimossi.

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