FORZA D’AGRO’ – L’incendio che nei giorni scorsi ha devastato il costone est di Forza D’Agrò lungo cui scorre il tracciato della sp16 ha risvegliato nei forzesi l’antico timore di restare isolati. Il costone, devastato dalle fiamme, è ora “nudo”, senza la protezione della vegetazione, ed il prossimo inverno si presenta ricco di incognite perché l’area è interessata dallo scivolamento della collina che sovrasta la zona del Sant’Alessio Village (dove lo scorso aprile si è verificato il cedimento della condotta dell’acquedotto del Fiumefreddo), e quindi della strada provinciale 16 che da Capo Sant’Alessio porta a Forza D’Agrò. La strada nel tracciato vicino alla cabina dell’acquedotto dell’Alcantara è costellata di avvallamenti e cedimenti, rattoppati alla meno peggio per consentire un minimo di viabilità, ma la situazione è appesa ad un filo. Sono almeno venti anni che il terreno scivola lentamente, l’ultimo segnale nel 2012 quando cedettero il tratto della sp16 in contrada Roccapizzuta di Forza D’Agrò e si staccarono alcuni massi che caddero sulla provinciale. La carreggiata si è abbassata di altri cinque centimetri nello stesso punto in cui aveva ceduto due anni prima. Una emergenza continua che rischia di portare, prima o poi, all’isolamento del centro collinare. Per uscire dall’emergenza e consolidare il costone occorrevano 2,2 milioni che che la Città Metropolitana dice di non disporre.
Il sindaco Fabio Di Cara ha scritto alla Protezione Civile nazionale e regionale oltre che alla Presidenza della Regione e del Consiglio dei Ministri, lanciando ancora una volta l’allarme e chiedendo interventi urgenti.
Per Forza d’Agrò la Sp16 è l’unica via di accesso e di fuga. I rischi di totale isolamento sono quindi concreti ed i segnali che si sono avuti anche in questi giorni sono premonitori di quello che potrebbe succedere il prossimo inverno. Il sindaco Di Cara, sin da quando si sono verificati i primi smottamenti dovuti ad una complessa situazione idrogeologica del costone su cui si inerpica la Provinciale, non ha mancato di sollecitare l’intervento degli organi preposti. Ma nonostante le rassicurazioni ricevute, ancora oggi non sono state effettuate neppure le indagini geologiche propedeutiche a qualsiasi tipo di consolidamento. “Il movimento franoso in corso – scrive nell’ultima nota Di Cara inviata alla presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Protezione Civile, al Prefetto, al commissario alla Provincia, ai ministeri ed agli assessorati regionali competenti – continua a causare grosse crepe e avvallamenti nella sede stradale, tanto che l’asfalto risulta sconnesso e crea grosse difficoltà alla circolazione che, per come più volte detto, è consistente, stante che Forza d’Agrò è uno dei maggiori centri turistici della riviera ionica messinese”.
“Nel ribadire ancora una volta tutta la assoluta collaborazione e disponibilità del Comune di Forza d’Agrò ad intraprendere, presso le competenti sedi, tutte le iniziative utili e necessarie a porre rimedio alla grave situazione di pericolo in cui versa la sp n. 16, a circa quattro anni dagli eventi calamitosi, si invitano le competenti autorità a programmare e realizzare un immediato intervento di messa in sicurezza dell’importante arteria stradale, al fine di evitare che un’intera comunità rimanga isolata e soprattutto al fine di evitare il continuo rischio che quotidianamente affrontano i tantissimi utenti nel percorrere il tratto della S.P. 16 interessato dai movimenti franosi”.