FORZA D’AGRO’ – Sono passati tre anni dalla tragica scomparsa di Dario Lombardo, il venticinquenne di Forza D’Agrò, unica vittima italiana tra gli 81 morti della tragedia ferroviaria di Santiago De Compostela in Spagna. In quel deragliamento ci furono anche 140 feriti. Il ricordo di Dario non svanisce col tempo, e l’amministrazione di Forza D’Agrò ha deciso, sollecitata dai tanti amici di Dario, di intitolargli la villa del Damuseddu, il caratteristico belvedere sullo stretto, che sorge proprio all’entrata di Forza D’Agrò, meta di tanti visitatori.
La cerimonia avrà luogo domenica alle 19.
A tre anni da quella ecatombe i familiari delle 81 vittime chiedono ancora che il Congresso spagnolo apra istituisca una commissione di inchiesta indipendente che investighi sulle cause del disastrto, così come ha chiesto l’Unione Europea, investita da una petizione internazionale firmata dai parenti e dagli amici delle vittime e dei feriti, che sta per raggiungere le 500mila firme, necessarie per ottenere la istituzione della commissione indipendente. Per i familiari molte domande non hanno ricevuto risposta e non è stata ancora fatta giustizia.
Dario Lombardo si trovava su quel treno perchè aveva perso l’aereo per Santiago ed invece di aspettare il prossimo volo aveva deciso di raggiungere gli amici spagnoli che lo avevano invitato malla festa di Santiago, con il treno. Non ci è mai arrivato. Dario viveva a Forza D’Agrò con i nonni e gli zii. I genitori erano emigrati in Germania dove gestivano alcuni ristoranti.