“La notizia della chiusura del reparto di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina è la dimostrazione della scarsa attenzione del governo Crocetta nei confronti della città metropolitana di Messina”. Lo ha dichiarato Mariella Gullo, deputata messinese di Forza Italia, componente della Commissione parlamentare Affari Sociali che esprime la sua contrarierà al previsto trasferimento a Palermo del reparto attualmente ubicato presso l’ospedale San Vincenzo di Taormina.
“Ma alla stesso modo, questa decisione attesta – prosegue Gullo – che Crocetta non è proprio un governatore che elimina gli sprechi, anzi li favorisce. Come si possono bruciare così oltre dieci milioni di euro spesi per il reparto del San Vincenzo e dove sarà trasferito il reparto? Vorrei ricordare a Crocetta che tutti i siciliani hanno identico diritto alla salute e se il reparto è stato creato a Taormina ci sarà stato un valido motivo che esulava da ragioni politiche”.
La struttura al momento ubicata in Sicilia presso l’ospedale San Vincenzo di Taormina è l’unico centro di eccellenza regionale per la cura delle malattie infantili del cuore ma rappresenta anche un unicum, in termini di assistenza specialistica per i piccoli pazienti, nell’intero panorama della sanità del Meridione. La Cardiochirurgia pediatrica di Taormina dispone di moderne attrezzature del valore di oltre 4 milioni di euro. Il Ccpm ha nelle proprie sale operatorie un Laboratorio di Emodinamica per procedure ibride da ritenere all’avanguardia assoluta in campo nazionale.
L’obiettivo per il quale è nato il CCPM in Sicilia è quello di evitare costosi viaggi della speranza per le famiglie dei piccoli pazienti che gravavano sul servizio sanitario pubblico siciliano e di tutto il Meridione, con tanti casi di famiglie costrette a spostarsi in altre regioni e a dover sostenere spese non indifferenti sia per il ricovero che per le successive cure ed i contri periodici.
Il “Bambin Gesù” a Taormina ha fatto registrare, sin qui, a Taormina il 20% di mobilità attiva extraregionale, con 3 mila ricoveri al CCPM, oltre 800 interventi chirurgici eseguiti, 2300 pazienti trattati tra emodinamica ed interventistica, e 60 pazienti operati in Neonatologie esterne nel territorio di Sicilia e Calabria. Numeri importanti ma dei quali il Governo regionale, evidentemente, non vuole tenere conto.