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Taormina, Presti accelera per le Rocce e pensa ad un progetto integrato con Isolabella

Il sogno taorminese del mecenate Antonio Presti potrebbe estendersi e dopo il villaggio “Le Rocce” è adesso la vicina Riserva Naturale Orientata di Isolabella a destare l’interesse del mecenate messinese. Ridare anima ad un luogo attualmente morto è l’obiettivo principale per Le Rocce, area da troppo tempo abbandonata all’incuria ma le idee del “magnetico” Presti si allargano ora all’oasi gestita al momento dal Cutgana.

La scadenza, a fine anno, della gestione da parte del centro di ricerca dell’Università catanese riapre i giochi e spinge le ambizioni di Presti verso un nuovo orizzonte, che potrebbe donare nuova bellezza al litorale della cittadina ionica. L’idea di un progetto di valorizzazione integrata delle suddette aree, in sinergia con l’Università di Messina che Presti vorrebbe coinvolgere, potrebbe essere interessante per dare nuovo slancio al territorio della frazione di Mazzarò. Accanto alla prospettiva del Museo diffuso da realizzare al villaggio Le Rocce, dall’altra parte della scogliera, l’Isolabella rappresenterebbe un continuum creando un binomio artistico-naturalistico davvero interessante. L’ipotetica gestione Presti della Riserva naturale potrebbe dare maggiore visibilità ad un’area di immenso pregio artistico e paesaggistico, aumentandone le potenzialità e non relegandola al ruolo di semplice Riserva naturalistica priva di ulteriori attrattive.

L’isolotto potrebbe diventare il fulcro attivo e dinamico di attività di studio e di ricerca coordinati dall’Università di Messina, che a quel punto avvierebbe studi sulla flora e fauna caratteristica coinvolgendo i giovani studenti universitari, ma sopratutto sede di eventi artistici di rilievo. Ad oggi è il futuro delle Rocce ad interessare maggiormente Presti che vuole far diventare al più presto realtà le sue idee per il litorale taorminese. “Il progetto è già pronto, ma bisogna presentare gli atti e sperare che si arrivi a formalizzare il tutto in tempi stretti”, sottolinea il mecenate di Fiumara d’Arte.

E insieme a lui, sono in tanti ad augurarsi che l’intesa fra Presti e la Città Metropolitana di Messina sia imminente e prossima al nero su bianco. E’ una vicenda che interessa da vicino tutta la comunità taorminese che spera di rivedere finalmente aperto un luogo ormai quasi dimenticato da oltre 40 anni.

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