SANTA TERESA DI RIVA – Erano accusati di tentata concussione in concorso: oggi il tribunale di Messina, seconda sezione civile (presidente Samperi, a latere Calabrò e Curatolo), li ha assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Per il geom. Franco Cisto e l’ing. Pietro Mifa, al tempo dei fatti dirigenti dell’ufficio tecnico del Comune di Santa Teresa di Riva, finisce un incubo durato cinque anni. Il pubblico ministero Arena aveva chiesto una condanna a quattro anni. Mifa, 51 anni, non è più dirigente dell’ufficio tecnico ed è stato assistitio dagli avvocati Rosario Trimarchi e Maria Logorelli, mentre Franco Cisto, 67 anni, assistito dall’avv. Paolo Turiano, è ora in pensione.
Secondo l’imputazione che li aveva rinviati a giudizio, i due funzionari avrebbero tentato “in modo non univoco” di indurre due coniugi di S.Teresa, l’avv. Giuseppe Rizzo e la moglie Teresa Sturiale, “a trasferire a titolo gratuito un terreno oggetto di contenzioso civile nella controversia promossa da persona terza sulla titolarità del predetto terreno” posto sul lungomare di S.Teresa “al fine di cessare la materia del contendere”, in cambio avrebbero chiuso una pratica urbanistica per presunti illeciti edilizi commessi dalla moglie nel fabbricato adibito a ristorante, senza che venissero emessi i conseguenti provvedimenti ablativi e demolitori, con la promessa di strappare l’esposto presentato dal marito della persona terza dante causa”. I fatti denunciati sarebbero risaliti al settembre del 2010. I due hanno sempre sostenuto si fosse trattato di un clamoroso equivoco. Il collegio della seconda sezione penale ha dato loro ragione.