ROCCALUMERA – Sono stati ricevuti al Comune, Giuseppe Porti e Santino Manganaro, i pescatori che hanno salvato i due giovani che stavano annegando nel mare di Roccalumera. Il sindaco Gaetano Argiroffi, a nome della cittadinanza, ha ringraziato ufficialmente i pescatori per il coraggio dimostrato. Insieme al primo cittadino si sono complimentati anche gli assessori, il presidente del consiglio e il segretario comunale. Commovente il racconto di Giuseppe Porti, colui che materialmente li ha tratti in salvo, buttandosi in mare. “Ho sentito due ragazzi gridare a circa 600 metri dalla riva, ho messo subito la barca in mare ed in un paio di minuti li ho raggiunti. Arrivato sul posto ho assistito ad una scena raccapricciante: la barca capovolta ed uno dei due ragazzi impigliato con le gambe all’imbarcazione da un filo di nailon e stava per annegare. Mi sono buttato in mare e l’ho tratto in salvo. Sono stati attimi terribili ma il desiderio di salvare due vite umane è stato più forte di tutto”. Questo il racconto di Giuseppe Porti, pescatore roccalumerese di 43 anni che, assieme ad Santino Manganaro, ha salvato la vita a due giovani del posto, travolti con la loro imbarcazione da un’onda anomale mentre erano intenti in una battuta di pesca. Un racconto che ha colpito i presenti, per il coraggio e la determinazione di questo lupo di mare, che ha rischiato la propria vita per salvare due giovani. E c’è da dire che era di sera e col buio è stato ancora più problematico individuare i ragazzi ed il natante, per altro già a picco. Sindaco e assessori si sono complimentato con Porti, per il coraggio dimostrato e soprattutto per la forte determinazione nell’affrontare il pericolo. Il primo cittadino Gaetano Argiroffi ha ringraziato “a nome di tutta la comunità, Giuseppe Porti e Santino Manganaro che con vero atto di eroismo sono riusciti a salvare la vita a due concittadini”. Al salvataggio dei giovani ha contribuito pure il pescatore Giovanni Annone, che è partito con la propria imbarcazione a motore dal quartiere Madonna del Carmelo, di padre Gaetano Murolo, e che in un baleno ha raggiunto il natante che stava affondando, riuscendo poi ad agganciarlo e trascinarlo a riva. Sindaco e amministratori comunali hanno salutato con una stretta di mano e con un lungo applauso i due eroi