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Zona jonica. Fisascat Cisl torna a sollecitare una svolta su naspi e contratti stagionali del turismo: “300 lavoratori ancora in attesa di assunzione nell’intero comparto turistico dell’hinterland”

“Stiamo ancora aspettando diverse assunzioni nel settore turismo del comprensorio jonico. Rispetto allo scorso anno circa 300 lavoratori inerenti sia l’ambito alberghiero che quello del commercio attendono di essere contrattualizzati per questa stagione”. A renderlo noto è il segretario regionale aggiunto della Fisascat Cisl, Pancrazio Di Leo.

“I mesi di lavoro – ha detto Di Leo – si vanno riducendo per chi entrerà in servizio soltanto adesso o nelle prossime settimane. E’ un dato altrettanto evidente che questi lavoratori avranno diritto poi ad una indennità ad importi inferiori nel momento in cui formalizzeranno istanza per ottenere il sussidio di disoccupazione ed anzi sarà ancor più difficile accedere a questa opportunità. Come abbiamo detto in tempi non sospetti, ci sarà un serio problema a fine stagione turistica e tanti lavoratori rischiano di non avere i requisiti per ottenere l’indennità di disoccupazione nei mesi invernali. Il Governo deve tenere conto di questo stato di cose.

Al momento circa 300 lavoratori nel comprensorio jonico rispetto allo scorso anno non sono ancora in servizio e ci auguriamo possano iniziare da qui a breve”. Permane, insomma, la preoccupazione per il discorso della Naspi, la riforma varata dal Governo è al momento una spada di Damocle su tanti lavoratori stagionali del settore turismo. “Siamo in attesa di un’apertura da parte del Governo in merito agli emendamenti e del relativo recepimento delle nostre istanze a tutela del settore turismo”, aggiunge Di Leo.

“Come Fisascat siamo sempre convinti che una stagionalità lunga di almeno otto mesi sia possibile, soprattutto nel nostro territorio provinciale che può vantare mete di assoluto prestigio come Taormina e le Isole Eolie. Agli imprenditori chiediamo di investire sulla stagionalità lunga”, afferma Di Leo. “Il lavoro stagionale nel turismo è da sempre un fenomeno permanente in Italia e pertanto i lavoratori del settore necessitano di una soluzione strutturale per il sostegno al reddito – ha sottolineato il segretario generale della Fisascat Cisl Pierangelo Raineri – La nuova Naspi avrà effetti devastanti sui 250.000 lavoratori stagionali del comparto turistico che vedranno dimezzarsi la durata ed il valore del sussidio finora garantito per un periodo uguale alla prestazione lavorativa”.

“Al Governo –continua Raineri- chiediamo il superamento della riduzione del 50% della durata e del valore del sussidio con l’effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato. Per la Fisascat l’applicazione della nuova normativa Naspi potrebbe esporre l’Italia – che già negli ultimi anni ha perso posizioni nella classifica delle mete turistiche internazionali – ad una ulteriore perdita di competitività.

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