Mandanici – E’ stata una stagione positiva per il Mandanici del presidente Mario Carpo. Nonostante mille difficoltà la formazione ionica è riuscita a concludere al sesto posto il campionato di Seconda Categoria. Un buon inizio anche in prospettiva futura, dove si intende valorizzare i tanti calciatori del paese. Al presidente abbiamo rivolto alcune domande.
– Presidente Carpo un giudizio sulla stagione del Mandanici. Si era partiti con ambizioni da primato poi invece cosa è successo?
R: “Semplice, siamo arrivati al sesto posto ad un passo dai play off e per un paesino piccolo è un lusso essere in Seconda Categoria. Forse dovevamo affrontare il campionato con una maggiore dose di umiltà”.
– Ci sono state molte difficoltà, specialmente nelle ultime cinque giornate dove molti hanno preferito non far più parte del progetto. Invece paradossalmente con qualche elemento di Mandanici si è addirittura guadagnata una posizione in classifica, chiudendo al sesto posto poco distante dalla zona play off. Cosa ne pensa?
R: “Si, le difficoltà sono state enormi, a cinque giornate dalla fine l’abbandono di Mister Cacciola, inaspettato, anche se normalmente giustifico tutti, spesso faccio empatia e mi calo nei punti di vista altrui. Francamente l’episodio è stato come un pugno nella bocca dello stomaco, anche perché alla decisione di Mister Cacciola, che rispetto, i fedelissimi legati in vincoli di riconoscenza, si sono negati anche di rispondermi al telefono, per fortuna però la maggior parte dei calciatori non hanno abbandonato la nave e hanno dato il massimo con alla guida Mister Roberto Prestia che farà sicuramente tanta strada, il giusto timoniere che ha portato la nave nel giusto rifugio, cioè la fine del campionato. I nomi dei calciatori(eroi) si evincono dai tabellini delle ultime cinque partite. In queste cinque partite almeno cinque giocatori mandanicesi (locali) hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. Una promessa appena diciotto anni è Maugeri”.
– E’ stato deluso da qualcosa o qualcuno in particolare?
R: “Le delusioni fanno parte della vita, io parlo di mancati obiettivi; Ma tutto nella vita deve essere rivoltato, le situazioni negative devono essere sempre viste come opportunità, nuova linfa. Quando arriva il fuoco in un bosco, distrugge tantissimo, ma esiste poi la legge del riciclo, della nuova vita. Il calcio è una parte della vita”.
– Lei ha fatto molti sacrifici per questa società, ma si rimprovera qualcosa, ha qualche rimpianto?
R: “Più che rimpianto …..rifarei tutto. Mi auguro che gli imprenditori mandanicesi siano più sensibili ad amare la compagine che porta tale nome in giro, che comprendano che anche lo sport può essere veicolo per far raggiungere risultati economici alle aziende, in quanto se grazie al calcio a Mandanici viene gente……almeno un caffè lo consuma”.
– Chi vuole ringraziare in maniera particolare?
“In particolare il mister Roberto Prestia, ha accettato una sfida pesante e poi due compaesani come Franco Soletta e Tony Saitta e poi Franco Tefa…….mandanicesi che da lontano seguono e aiutano il calcio mandanicese”.
– Ultima domanda. Forse una delle partite più belle è stata quella contro il Valdinisi al ritorno, quando in formazione ampiamente rimaneggiata e con molti elementi in campo mandanicesi la squadra ha rimontato dallo 0 – 2 riuscendo a pareggiare e quasi a vincere contro la squadra più forte del campionato. A fine gara i tifosi hanno applaudito la prestazione. E’ stato quello il miglior momento della stagione anche in risposta a quanti non pensavano che la squadra potesse ottenere risultati positivi?
R: “Si, ma anche la prima delle cinque, lo 0 a 0 contro il Fiumedinisi, disfatta annunciata per i noti fatti, invece è stato il primo germoglio per concludere dignitosamente un campionato di Seconda Categoria”.