ROCCALUMERA – Sta diventando un luogo d’attrazione culturale il Parco Letterario Salvatore Quasimodo, ma soprattutto meta continua di alunni e studenti di tutta la Sicilia. Ed era questo l’obiettivo dei fratelli Carlo e Sergio Mastroeni, quando nel 2010, con tanti sacrifici, hanno messo su questo inedito museo dell’arte quasimodiana. Sorge dentro la vecchia stazione ferroviaria, in via Di Bella, allargato ai vagoni di un treno d’epoca parcheggiati all’interno della struttura. In questi ultimi mesi stanno arrivando schiere di alunni, per studiare e conoscere meglio il Nobel. Ma soprattutto dalla provincia di Messina le presenze sono sempre più corpose. Ultimamente hanno fatto visita al Parco gli alunni dell’Istituto comprensivo di Nizza di Sicilia, poi studenti di Capo d’Orlando e avantieri le scuole elementari “Antonio Saitta” e “Simone Neri” dell’istituto comprensivo S.Margherita di Messina. Tantissimi studenti, che rimangono affascinati del materiale mostrato. Per esempio documenti riguardanti la vita del Nobel per la letteratura sono esposti nella sala macchine, mentre nella stanza attigua si può ammirare la scrivania del poeta, con i tendaggi e le poltroncine che arredavano il suo studio di Milano. Materiale originale, che i fratelli Mastroeni sono entrati in possesso solo alcuni anni addietro. Sulle rotaie che affiancano la stazione è stato “parcheggiato” un treno d’epoca, nei cui vagoni in legno sono esposti articoli, fotografie e scritti originali del poeta. I visitatori, ma ultimamente insegnanti e studenti in gran numero, vengono accompagnati in questo tour attraverso la storia quasimodiana, dai fratelli Sergio e Carlo Mastroeni, che hanno creato, con impegno e professionalità, uno dei Parchi Letterari Salvatore Quasimodo più prestigiosi al mondo. E fa onore a Roccalumera e alla Sicilia intera. Ma pochi capiscono la valenza di questo tesoro.