di Gaetano Rammi
LETOJANNI
I sindaci della zona ionica si sono riuniti per scegliere le opere da finanziare con il Masterplan: la priorità verrà data alle strade provinciali o, in alternativa, alla A18. L’incontro ha costituito l’occasione per fare emergere critiche al sistema di gestione dei rifiuti e ai Gruppi di azione locale, lanciando l’idea di dare vita a un nuovo organismo.
Lunedì sera, l’aula consiliare di Letojanni si è (forse inaspettatamente) riempita: erano rappresentati (quasi tutti dai primi cittadini) ben 19 Comuni della zona compresa tra Scaletta Zanclea e Graniti; mancavano soltanto (oltre a quelli dell’alta Valle Alcantara) Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Mandanici, Pagliara, Sant’Alessio Siculo e Antillo. La riunione è stata convocata per discutere del Masterplan per il Mezzogiorno, il documento di indirizzo strategico lanciato dal governo: la parte relativa a Messina si è infatti ridotta a 62 milioni di euro, molti di meno di quelli attesi. Si è poi deciso di rimodulare la somma, nelle aree, in base al numero degli abitanti: alla zona ionica andrebbe quindi una decina di milioni di euro. I soldi, perciò, non basteranno per il lungo elenco di strade provinciali che in un primo tempo si era scelto di sistemare.
«Abbiamo contestato il metodo di ripartizione» ha detto il sindaco di Savoca, Nino Bartolotta, «ma a questo punto sarebbe opportuno giungere a una sintesi, identificare una o più opere e comunicarle entro la fine del mese. Sono richiesti i progetti esecutivi: i lavori devono potere essere appaltati quest’anno». Dopo un ampio dibattito, si è deciso di dare mandato al sindaco di Castelmola, Orlando Russo, di controllare, tra i vari progetti redatti per le Provinciali, quelli che abbiano queste condizioni: dovrebbero essere quattro o cinque e, se ci sarà accordo, ne verranno indicati alcuni. In caso contrario, si è scelto di optare per l’unico progetto del Cas che possiede i requisiti: quello per la bitumazione e la messa in sicurezza del tratto ionico della A18 (non ci sono le condizioni, infatti, per l’apertura di nuovi svincoli).
La discussione ha poi preso un’altra piega. Il sindaco di Gaggi, Francesco Tadduni, non ha nascosto il suo malcontento: «Con piccoli gesti quotidiani, si vogliono chiudere i Comuni. Tutta la Sicilia è commissariata. Dovremmo vederci una volta al mese: non aspettiamo che qualcuno prenda le nostre difese, non accadrà mai». Si sono sentite tante lamentele riguardo alla gestione dei rifiuti, a cominciare da Nello Lo Turco di Giardini Naxos, scontento del servizio, e da Eligio Giardina di Taormina, alle prese con un passaggio di consegne difficile. Si è deciso quindi di autoconvocare una riunione dell’Ato per affrontare i piani dei costi e dei servizi.
Il primo cittadino di Letojanni, Alessandro Costa, ha infine lanciato uno spunto di riflessione: «I nostri Comuni aderiscono a Gruppi di azione locale differenti. Siamo contenti dei risultati ottenuti? Se la risposta è no, perché non crearne uno nuovo, con tutti gli enti della zona ionica?». Anche di questo si parlerà nel prossimo incontro, convocato per lunedì, alle 18.30, a Furci Siculo.