Jonica – Sporting Taormina, si lavora per una possibile fusione. Certamente non si tratta di una suggestione, ma di un’idea che sta maturando tra le due società, anche in virtù del fatto che i presidenti, Castorina e Saglimbeni, oltre a condividere aspetti imprenditoriali, per un verso o per un altro, sono legati da una profonda amicizia.
Le due società rivestono un ruolo importante all’interno del comprensorio jonico, non solo sotto il piano calcistico, ma anche di quello economico, e quella santateresina gode di un settore giovanile che sta lasciando il segno, sia a livello regionale che nazionale. Il frutto di questi successi è marcato, senza ombra di dubbio, dalla famiglia di Mansueto Gugliotta che, da anni, si dedica con abnegazione e spirito di volontà a far emergere i giovani promettenti. Le parti, da alcune settimane, sono a lavoro per trovare una soluzione che possa portare le due società ad un matrimonio calcistico.
Bisogna, però, sottolineare che l’Fc Jonica è nata prima con l’incorporamento della società di Roccalumera, da cui nacque il Santa Teresa Calcio poi, una seconda fusione con il Furci, portò all’attuale Fc Jonica. Le due cordate, quella di Furci e Santa Teresa di Riva, hanno navigato a braccetto per quasi due anni, invece nell’attuale stagione calcistica, De Pasquale, Arena e Di Nuzzo, i maggiori rappresentanti dell’ex società furcese, si sono a poco a poco defilati. La separazione potrebbe concretizzarsi con la prossima stagione 2016/2017, dove gli imprenditori e i professionisti di Furci potrebbero ritornare in prima fila con una nuova società e, per questo, sono a lavoro per accaparrarsi un titolo tra prima categoria e promozione.
Intanto la Jonica, ed in primis il presidente Saglimbeni, stanno stravolgendo tutti i piani per coniugarsi con lo Sporting Taormina. Il vantaggio di questa unione potrebbe portare nella riviera jonica una squadra in una categoria (anche in lega pro) che darebbe lustro soprattutto a Taormina. Ad essere, però, penalizzata la città di Santa Teresa di Riva, perché potrebbe sparire una realtà calcistica che ha dato tanto nel firmamento sportivo locale. Ancora una volta la mancanza di una struttura sportiva adeguata a Santa Teresa di Riva penalizza coloro che fanno, con passione, sacrificio e competenza, calcio, dirottandoli quindi altrove.
Dopo aver perso l’USL, gli uffici della forestale e Giudice di Pace (si parla pure della chiusura dell’INPS), Santa Teresa di Riva potrebbe pure retrocedere calcisticamente. Perché, senza ombra di dubbio, la nuova società andrà a giocare al Bacigalupo, il cui terreno di gioco è in erbetta.