Taormina – “Casa Cuseni” entra ufficialmente a far parte della Rete Nazionale delle Case Museo della Memoria. Lo ha comunicato Giuseppe Nuccio Iacono, coordinatore e consulente delle Case della Memoria. “Sono lieto di dare questo annuncio – ha detto Iacono – che giunge a seguito dell’avvenuta attivazione dell’iter per l’inserimento di questo sito nella lista nazionale. Esprimo massima soddisfazione per questa nuova realtà museale siciliana che entra a pieno titolo nel circuito museale nazionale che dal 16 maggio, grazie al protocollo firmato a Firenze, è per tanti versi da considerare anche circuito europeo.
Si tratta di un importante riconoscimento per “Casa Cuseni”, che potrà adesso avere un ulteriore simbolico titolo in un contesto culturale e turistico di rilievo come quello delle Case della Memoria, che riunisce le case (oggi case-museo) dove vissero personaggi illustri in ogni campo del sapere, dell’arte, della letteratura, della scienza, della storia. Il circuito delle “Case della Memoria” si propone di far conoscere e valorizzare queste significative dimore storiche, con la consapevolezza che non è possibile leggere le opere immortali dei grandi scrittori, ammirare i dipinti e le sculture di artisti geniali, in definitiva conoscere la storia, senza “incontrare” i suoi protagonisti, il loro vissuto, il forte legame con il territorio. In ciascuna casa-museo come nel caso a pieno titolo di “Casa Cuseni”, oltre l’allestimento permanente, si tengono visite guidate e attività didattiche, conferenze, seminari e mostre.
Edificata nei primi anni del novecento, Casa Cuseni (oggi di proprietà del dott. Franco Spadaro) è stata un importante centro artistico internazionale, dapprima con Robert Kitson, pittore e mecenate, e successivamente con la scrittrice inglese Daphne M. Phelps, sua nipote. Casa Cuseni divenne un cenacolo internazionale di artisti che, con le loro opere, contribuirono a rendere Taormina e la Sicilia famose nel mondo. Dal 1905 al 1939
Casa Cuseni fu Centro Internazionale per l’arte e nel 1947 divenne residenza per artisti, che potevano soggiornare in un mix tra arte, archeologia, storia e cultura mediterranea, con un panorama senza eguali al mondo. Poi un periodo di oblio e negli anni recenti, dopo un attento restauro conservativo, lo storico edificio è tornato a splendere, riportato a piena luce e pienamente fruibile al pubblico.
