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lunedì, Novembre 25, 2024
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Contro l’F24 online(superiore a 999,99) spezzettare i versamenti.

Si avvicina l’ora x per il versamento degli acconti Irpef, Irap, Ires e cedolare secca, mentre la scadenza della Tasi e Imu è prevista per il 16 dicembre. Affrontiamo il problema del pagamento cartaceo dei modelli F24, qualora l’importo a debito è superiore a 999,99. E’ vietato pagare in contanti.

Questo limite resterà in vigore anche il prossimo anno, nonostante il Senato ha approvato (e in discussione alla Camera), di innalzare dal 2016 il limite dell’uso del contante da 999,99 euro a 2.999,99 euro, per i trasferimenti di denaro effettuati a qualsiasi titolo, tra soggetti diversi.

L’unico modo di utilizzare il contante è quello di procedere al versamento, nel conto corrente collegato ai propri servizi home-banking e, solo quando vi sarà la disponibilità in conto dei fondi, si potrà inviare e addebitare digitalmente il modello di pagamento, oppure avvalersi di un intermediario.

Nulla vieta lo spezzettamento del modello F24 che può avvenire, sia agendo su codici tributo diversi, sia dividendo l’importo di un unico codice tributo su più modelli. Per il pagamento dell’Imu e della Tasi, invece, si possono utilizzare gli appositi bollettini postali (per l’Imu approvati con (per l’Imu approvati con il decreto 23 novembre 2012 e per la Tasi approvati con il decreto 23 maggio 2014).

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