SAVOCA – Concluso a Savoca il primo simposio d’arte sulle contaminazioni contemporanee che ha visto la partecipazione di sei artisti italiani che nel corso delle due settimane trascorse nel borgo hanno creato arte e cultura e portato le loro esperienze sul territorio, creando di fatto un museo diffuso all’interno della Città degli Aristi. Giulio Valerio Cerbella, umbro, ha realizzato la Dea Mediterranea, poi è arrivato Ramon Cristal Hamidi, palermitano di origine persiana, con i suoi burattini e Michele Stallo, fotografo pugliese, che, in giro per Savoca ha scattato foto a luoghi e persone. Antonia Ciampi, bolognese, ed Enrico Benetta, veneto, hanno portato la loro energia, tra lettere del’alfabeto e riflessioni e Daniele Piscopo, varesino ma con origini beneventane, ha trovato i 5 personaggi per la sua Cavalleria Rusticana. Base di appoggio è stato il Convento dei Cappuccini da dove gli artisti hanno spaziato sul territorio andando ad incontrare la collettività, i bambini delle scuole elementari, gli studenti delle medie, contaminandoli con la loro arte contemporanea.
Il simposio nasce dalla volontà dell’Amministrazione guidata da Nino Bartolotta, insieme alla direzione artistica dell’Associazione Culturale ArteAlta, di valorizzare uno dei luoghi simbolo di Savoca: il Convento dei Frati Cappuccini che, con la nuova gestione dell’Ass. San Damiano, si conferma essere polo di accoglienza e di scambi culturali con l’intento di restituire alla struttura l’originale dimensione architettonica e spirituale. E’ stato realizzato con un finanziamento dell’ Assessorato regionale dei Beni Culturali dell’identità siciliana con fondi europei.
Dal soggiorno dei sei artisti ha portato alla realizzazione di opere che hanno avuto come tema conduttore le “Architetture d’identità”. La loro esperienza savocese è terminata domenica con una mostra di tutte le opere realizzate che poi sono state donate al Comune di Savoca per il costituendo Museo di Arte Contemporanea. Dall’11 al 22 novembre i visitatori di Savoca hanno avuto la possibilità di una full immersion non solo nei monumenti storici della Savoca medievale, ma anche di vedere nascere l’arte contemporanea di sei artisti di livello internazionale. L’organizzazione è stata curata dall’arch. Eleonora Cacopardo.