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La povertà incalza: Alla “Mensa di Fraternità” vengono a mangiare gratuitamente intere famiglie del comprensorio.

ROCCALUMERA – Vengono anche da Messina e da Taormina per pranzare gratuitamente alla “Mensa di Fraternità” gestita dai volontari dell’associazione “La Rinascita” di cui è responsabile Giovanni Cremente. Ieri siamo stati a pranzare con loro, una trentina in tutto, che non si sono fatti fotografare per “non far sapere agli altri” che vengono a mangiare in questo locale. La cucina, gestita dai volontari Giovanna, Antonio e Franco, ha preparato un menù prelibato, costituito da un primo piatto di pennette al ragù, poi pesce per secondo, della frutta e del buon vino. Neanche al ristorante.  Ai tavoli delle famiglie povere, che provengono anche da altri comuni, però massiccia è anche la presenza di extracomunitari, che fanno la fila per prendere posto. L’associazione si regge con le proprie forze.

Gli aiuti che dovevano arrivare dai vari comuni si sono smarriti per strada. Tranne l’amministrazione comunale di Roccalumera, che garantisce il pagamento delle tasse (acqua, luce, Imu) più le bombole di gas per la cucina. La “Mensa di Fraternità” punta molto sull’aiuto delle persone generose. A parte il Banco alimentare, i volontari dell’associazione attingono dai pescatori (per il pesce), dai panettieri, dalle varie botteghe ed anche da qualche supermercato. Gli unici a non voler contribuire ai pranzi gratis per la povera gente sono i macellai. Non danno carne e se la danno vogliono essere pagati prima.

In questo caso i componenti dell’associazione “La Rinascita” mettono mano alla tasca e pagano. Per il momento il servizio dei pranzi caldi per le famiglie emarginate viene fornito tre volte la settimana: martedi, giovedi e sabato. Ma per Natale e Capodanno, hanno fatto capire gli organizzatori, il pranzo per la povera gente potrebbe essere organizzato tutti i giorni. L’unica nota stonata in questo progetto ammirevole, che gratifica tutto il paese di Roccalumera, è il mancato contributo delle Istituzioni. Nella riunione che c’è stata il giorno dell’inaugurazione, diversi sindaci presenti hanno apertamente manifestato la volontà di dare un contributo al progetto, ma dopo hanno girato le spalle e non si sono fatti più sentire. La struttura, accogliente e confortevole, sorge sul lungomare di Roccalumera, ed è stata ricavata  dal refettorio delle Suore Cappuccine del Sacro Cuore che, dopo la richiesta del sindaco Gaetano Argiroffi,  hanno concesso  gratuitamente i locali all’associazione.

Nei progetti di Giovanni Cremente, artefice di questa iniziativa, c’è anche quello di portare pasti caldi a casa  degli anziani che vivono da soli o che non sono in condizioni di muoversi. Una idea che i volontari dell’associazione riusciranno a portare a compimento solo col contributo dei Comuni. Altrimenti, con le proprie forze, non riusciranno a fare più di tanto, che già è molto in una società in cui le Istituzioni non si scompongono più di tanto di fronte ai casi di estrema povertà.

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