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lunedì, Novembre 25, 2024
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I musei della Valle d’Agrò, piccoli scrigni di memorie

I musei della Valle d’Agrò, piccoli scrigni pieni di memorie, poco noti e poco valorizzati. L’Unione dei Comuni, l’Osservatorio dei beni culturali e l’Archeoclub Area jonica, hanno provato a fare un censimento dei complessi museali del nostro comprensorio, una sorta di mappa, che se opportunamente divulgata darebbe visibilità a questi musei che devono la loro sopravvivenza alla passione e alla dedizione di pochi illuminati. Ecco dove sono e quello che c’è.

Antillo. Museo agropastorale fondato nel 1986, propone una collezione di oggetti della tradizione pastorale, agricola e montana dell’alta Valle d’Agrò in legno, metallo, terracotta, in gran parte donati dai cittadini antillesi. Si può visitare solo per appuntamento. Responsabile Agatino Lo Giudice (comune).

Mandanici. Museo etnoantropologico, fondato nel 2003, espone strumenti e attrezzi antichi dei contadini. Si visita solo per appuntamento. Responsabile Enzo Crimi (comune).

Savoca. Museo storico.etnoantropologico, fondato nel 2001, propone opere varie di cultura locale, documenti storici, oggetti vari legati alle tradizioni culturali e storiche locali. Superficie espositiva 400 metri quadrati su due livelli.  Aperto al pubblico tutti i giorni, ingresso a pagamento (2,50 euro). La collezione viene continuamente aggiornata grazie all’opera di ricerca del responsabile Santino Lombardo che “denuncia” 8000 visitatori all’anno.

Casalvecchio. Museo parrocchiale di arte sacra,  fondato nel 1982 e ospitato nella chiesa parrocchiale, gestito dal parroco, si può visitare su appuntamento. Propone una statua argentea di S. Onofrio, una nutrita collezione  di arredi e oggetti sacri appartenuti alla chiesa di S. Onofrio o donati dai cittadini anche come ex voto.

Sant’Alessio. Museo di archeologia subacquea, ospitato a Villa Genovesi, allestito nel 1990 contiene alcuni importanti reperti di archeologia subacquea tra cui un’àncora recuperata a largo di Capo S. Alessio dal relitto di una nave romana nel corso di una campagna di scavi Archeoclub-Marenostrum-Carabinieri del 1991. Aperto tutti i giorni, ingresso gratuito.

Roccalumera. Parco letterario Salvatore Quasimodo, presso antica stazione ferroviaria, fondato nel 2001, legato alle vita, alle opere ed al territorio di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura.. E’ possibile visitare anche la Torre Sacacena. Responsabile Sergio Mastroeni.

  1. Museo del mare della pesca e delle attivita’ marinare .  Allestito nel 2005 contiene reperti di uso comune nell’attività marinara tipica del comprensorio jonico peloritano; documenti e foto. E’ ospitato nel Centro Diurno di via Madonna delle Grazie dove è anche allocata la biblioteca comunale “Tino Parisi”. Aperto tutti i giorni conta 2000 visitatori all’anno.

Inoltre presso il museo archeologico di Giardini Naxos sono esposti molti reperti rinvenuti nel mare di Sant’Alessio e presso gli scavi di Scifì (Forza D’Agrò).

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