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lunedì, Novembre 25, 2024
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Le offerte lasciate nelle chiese di Taormina venivano razziate da padre e figlio. Arrestati. 

 

Taormina – I fedeli lasciavano le offerte in chiesa ed i ladri razziavano ogni tipo di donazione.  E’ successo nelle chiese di Taormina. Un’asta metallica lunga 39 centimetri modellata ad arte perché agganciasse la banconota e cartine bioadesive di 5 centimetri per esser certi che il denaro aderisse all’asta e venisse fuori dalla cassette delle offerte senza problemi. Un sistema rudimentale, ma ingegnoso, con il quale padre e figlio hanno razziato le donazioni dei fedeli in almeno due chiese, quelle in cui i due ladri sono stati visti dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taormina.

Trattasi di Ginevra Maurizio, 41 anni, precedenti specifici ed il figlio Cristian, 18 anni, originari di Mazzarino (CL) e domiciliati a Butera (CL).

Sull’auto con la quale i due hanno raggiunto Taormina gli agenti hanno trovato una lista dettagliata delle chiese presenti sul territorio, un elenco ragionato dei posti in cui colpire.

Sequestrata anche una piccola luce a led che i due utilizzavano per scrutare il contenuto delle cassette ed essere certi della somma indicativa da prelevare.

Padre e figlio sono stati arrestati in flagranza per il reato di furto aggravato con destrezza in concorso. 

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