“Il procuratore aggiunto di Palermo, Nino Di Matteo, sarà cittadino onorario di Taormina”. Lo ha annunciato il sindaco della Perla dello Jonio, Eligio Giardina, che ha accolto positivamente l’iniziativa presentata dall’Associazione culturale “Dal Cielo alla Terra” – con nota a firma di Rosario Pavone – e dal giornalista Emanuele Cammaroto, supportati da “Antimafia Duemila” la rivista diretta da Giorgio Bongiovanni che si occupa di Mafie, Cosa Nostra e organizzazioni criminali connesse.
Il previsto conferimento da parte del sindaco Giardina a Di Matteo del più importante riconoscimento istituzionale della Città di Taormina intende sottolineare il coraggio e l’eccezionale impegno del magistrato palermitano, in prima linea nella lotta alla mafia e al crimine organizzato.
Di Matteo e costretto ormai da anni a una vita piena di sacrifici, sotto scorta per le minacce di morte ricevute a seguito delle sue inchieste scomode come quella sulla trattativa Stato-mafia e sui rapporti oscuri tra pezzi di Stato e le organizzazioni mafiose.
Diversi comuni italiani hanno già assegnato al giudice Di Matteo la cittadinanza onoraria ma quella di Taormina ha una valenza speciale, se possibile ancor più forte e significativa: è una presa di posizione che arriva dalla località simbolo della Sicilia in Italia e nel mondo.
“Taormina – ha detto il sindaco Eligio Giardina – rappresenta la Sicilia nel mondo, il volto positivo dell’isola agli occhi di milioni di persone che arrivano qui da ogni parte del pianeta. Noi vogliamo che Taormina venga anche vista come un modello di legalità: per questo ho accolto senza alcun indugio la proposta di conferire la cittadinanza al procuratore Di Matteo: la ritengo una cosa giusta ed anzi doverosa per testimoniare la nostra vicinanza al giudice, la piena condivisione del suo spirito di sacrificio e della sua dedizione per le Istituzioni. Siamo onorati di poter dimostrare il sentimento di stima e gratitudine della Città di Taormina al Magistrato e al suo pool, senza dimenticare gli uomini della scorta, che ogni giorno rischiano la vita per contrastare la criminalità. Questo tipo di impegno incondizionato a favore della legalità è una battaglia sacrosanta da condividere e sostenere, riconoscendo l’alto valore sociale dell’operato della Magistratura”.