“L’Associazione Istituto Sant’Alessio (ente gestore della casa di riposo) – si legge nel documento dei consiglieri – non ha alcuna convenzione con il Ministero degli Interni per il servizio di prima accoglienza per i minori stranieri non accompagnati. Si chiede pertanto che venga messo a disposizione dei consiglieri il documento ufficiale e protocollato con cui l’Amministrazione viene messa al corrente dell’iniziativa da parte dell’associazione Istituto Sant’Alessio.
L’Amministrazione ha verificato se la struttura è a norma in base agli specifici parametri imposti dalla normativa nazionale per l’accoglienza dei minori non accompagnati? E’ stato verificato se l’associazione “Sant’Alessio” garantisce gli standard previsti dalla normativa?”. “I giovani migranti hanno tutto il diritto ad essere accolti per motivi umanitari – ha detto la consigliere Caltabiano -. Inoltre, tenuto conto della loro condizione di minorenni, sono titolari di ben precisi diritti e tutele in base alla legge nazionale e regionale. Ma l’iniziativa messa in atto dall’associazione “Istituto Sant’Alessio” è illegittima. Non è legittimata ad utilizzare la casa di riposo per scopi diversi da quelli previsti nella specifica convenzione in atto con il Comune di Taormina titolare dell’intera struttura. E la struttura non risponde ai requisiti minimi previsti dalla legge nazionale e regionale tanto è vero che non risulta essere sede autorizzata all’accoglienza dei minori. La città di Taormina è chiamata a decidere se ritiene che nel proprio territorio esistono strutture che rispondono ai requisiti previsti dalla legge in grado di garantire i diritti di cui sono titolari questi giovani e se Taormina è in grado di fornire le specifiche tutele previste dalla legge nazionale e regionale”.