FURCI SICULO – L’amministrazione Foti si trova un po’ con l’acqua alla gola perché le casse sono in rosso e per carenza di liquidità. Pur in presenza di evidente crisi finanziaria, giovedi prossimo il civico consesso delibererà sull’approvazione del bilancio di previsione 2015, che ammonta a circa 17 milioni di euro. “Avanziamo un sacco di soldi – ha dichiarato il presidente del consiglio Gianluca Di Bella – perché ci sono a Furci parecchie famiglie morose, che non pagano da tempo le tasse”. Per questo l’amministrazione del sindaco Sebastiano Foti ha avviato le procedure per incassare le tasse sulla spazzatura, acqua e casa, di cittadini da anni latitanti. “Per conto nostro non facciamo pagare la Tasi – ha dichiarato ancora Di Bella – però le altre tasse, come previsto per legge, sono state in parte aumentate. Anche la tassa sull’acqua subirà un leggero aumento”. Pertanto, è caccia ai morosi. Perché se le famiglie non pagano le tasse dovute ed allora il Comune va in rosso. L’approvazione del bilancio sarà sicuramente oggetto di ampio dibattito, tra le forse di maggioranza e minoranza, soprattutto per quanto riguarda l’aumento di alcune aliquote. Nel corso dei lavori, il consiglio comunale tratterà altri importanti argomenti, quali “Approvazione regolamento comunale per l’istituzione e l’adesione alla pratica del compostaggio domestico e collettivo dei rifiuti solidi urbani” e poi la mozione relativa alle “Disposizioni per la mitigazione del rischio esondazione ed alluvione ed azioni di rifunzionalizzazione e naturalizzazione dei corsi di acqua”, ed infine la “richiesta al Presidente della Regione Siciliana della dichiarazione di stato di pubblica calamità per i danni conseguiti dalle avversità atmosferiche abbattutasi sul territorio comunale dei giorni 9 e 10 ottobre 2015”.