SANTA TERESA DI RIVA – I due progetti che De Luca dice di avere pronti per il torrente Savoca e la salvaguardia della costa hanno ottime possibilità di essere recepiti e finanziati dall’Assessorato al Territorio e Ambiente che in questo momento è retto dal messinese Maurizio Croce, vicino all’on. Giuseppe Picciolo (Pdr) al quale si sarebbe avvicinato Cateno De Luca che ha suggellato questo passaggio della sua vita politico – amministrativa nominando nel suo staff, a titolo gratuito, il segretario regionale giovanile del Pdr, Gianmarco Lombardo, 30 anni, medico, figlio d’arte in quanto rampollo dell’ex vice sindaco di Santa Teresa, prof. Giuseppe Lombardo. Lombardo junior sarà responsabile dei rapporti con le istituzioni regionali e provinciali e collaborerà “nell’attività di ricerca di finanziamento a livello nazionale, regionale, nazionale e europeo”. Una nomina che è in itinere dalla scorsa estate e già a luglio la si dava per imminente. Un “gran colpo” anche in ottica elezioni amministrative 2017: il papà di Gianmarco, che è figlio unico, è sempre stato votato con una messe di voti, frutto di competenza, disponibilità, onestà.
L’asse Lombardo – De Luca, quindi, porta all’on. Picciolo e quindi (si spera) all’assessore Croce che dovrebbe aprire i cordoni della borsa. Non ci resta che incrociare le dita.
“Noi stiamo facendo la nostra parte – ha detto il sindaco De Luca durante il consiglio all’aria aperta di domenica mattina presieduto da un impeccabile Santino Veri – se le autorità preposte non ci daranno i soldi per salvare le nostre comunità saremo noi a trovare le risorse” ed ha aggiunto che la sua fascia di sindaco rimarrà impiccata al cappio legato al ponte sul torrente Savoca fino a quando la cittadinanza non sarà al sicuro, “e se il torrente la lambirà – ha aggiunto – vuol dire che Stato e Regione ci hanno abbandonato. Io non ci sto e non voglio essere complice di questo Stato e di questa Regione sorde agli appelli per evitare un disastro annunciato, non mi macchierò del reato di omicidio colposo: sarà’ scontro istituzionale, noi non ci fermeremo!”.
De Luca ha anche pronto un “piano B”. Rinuncia al sogno dello svincolo sulla A18 e destinerà i 10 milioni del mutuo per i lavori di svuotamento del torrente e per quelli per la salvaguardia della costa. Addio svincolo, quindi, finisce un sogno, si cambia fronte, visto che dal Ministero delle Infrastrutture non è arrivata (la si attendeva entro il 2015) la nomina di “stazione appaltante” e quindi il via libera alla progettazione. Comunque per questo progetto le speranze non sono perse. Per ora si cambia bersaglio.