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domenica, Dicembre 22, 2024
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Stamani manifestazione sul torrente per il torrente per evitare una nuova Giampilieri

SANTA TERESA DI RIVA – Sovralluvionamento dei torrenti, la gente ha paura. Questa mattina alle 10 a Santa Teresa di Riva, sul greto del torrente Savoca, ci sarà una riunione del consiglio comunale straordinaria, urgente e aperta convocata dal vice presidente Santino Veri per chiedere lo stato di emergenza dopo l’alluvione del 9 e 10 ottobre scorsi, ma soprattutto lo svuotamento degli alvei dei torrenti che hanno raggiunto il limite di guardia e si rischia l’esondazione ad oggi pioggia. La questione non riguarda solo Santa Teresa di Riva, ma tutto il comprensorio. Sono stati invitati tutti i sindaci della riviera i cui comuni sono attraversati da torrenti che minacciano la sicurezza pubblica, mentre i cittadini residenti sulle loro sponde si faranno sentire per testimoniare ancora una volta la propria preoccupazione, e questo farà della riunione consiliare una manifestazione di più ampio respiro, di protesta, volta ad invocare l’immediato svuotamento dei torrenti per metterli in sicurezza e restituire tranquillità alle popolazioni che vi confinano.

“Abbiamo deciso di convocare il consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente proprio sul greto del torrente – dice il sindaco Cateno De Luca –  per provocazione,  ma soprattutto per dichiarare lo stato di emergenza a Santa Teresa di Riva per le condizioni del Savoca, messe ulteriormente in crisi dalle recenti  piogge del 9, 10 e 15 Ottobre. In particolare, per il torrente Savoca, è necessario lo svuotamento del materiale solido di sovralluvionamento che negli anni ha determinato un innalzamento della quota dell’alveo di oltre 6 metri da quello che è il profilo di equilibrio dell’asta torrentizia, determinando un livello al di sopra dei centri abitati di Santa Teresa di Riva da un lato e di Furci Siculo dall’altro”.

Al di là della provocazione di De Luca, le visite che gli assessori regionali alle Infrastrutture ed al Territorio e Ambiente, hanno fatto in questi giorni in questa zona alluvionata, ha consentito loro di capire, vedere e toccare con mano che siamo vicini ad una catastrofe annunciata. Non si può vivere con l’alveo del torrente più alto di sei metri rispetto al livello delle abitazioni costruite vicino alle sue sponde. Se è una nuova Giampilieri che si vuole, basta dirlo, che ce ne andiamo in posti più sicuri.

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