Una mozione dei consigli comunali del comprensorio per sostenere il disegno di legge presentato all’Ars dal gruppo parlamentare dell’Udc per eliminare il divieto di svuotare gli alvei dei torrenti liberandoli della sabbia sovralluvionale che crea pericoli di esondazione. La stanno proponendo ai sindaci del comprensorio, Matteo Francilia, vice segretario regionale Udc, e Mario Puglisi, presidente del consiglio di Fiumedinisi.
“Riteniamo che la condizione critica in cui versa gran parte degli alvei del nostro territorio non consenta di perdere altro tempo – affermano in una nota congiunta Francilia e Puglisi -. Occorre procedere con la massima urgenza per mettere definitivamente in sicurezza i nostri centri abitati. In tal senso, il Ddl depositato nei giorni scorsi all’ARS dal gruppo parlamentare dell’UDC individua una soluzione efficace ed ambientalmente compatibile per lo svuotamento degli alvei e il riutilizzo del materiale alluvionale”.
“A tal proposito, – afferma il Presidente del Consiglio Puglisi – ho predisposto una mozione di sostegno e condivisione del disegno di legge, da sottoporre all’approvazione dei consigli comunali del comprensorio. Nell’interesse del territorio e a tutela dell’incolumità delle nostre comunità auspichiamo la più ampia condivisione di questa iniziativa. Occorre che le singole Amministrazioni comunali agiscano in maniera unitaria, chiedendo con forza all’Assemblea Regionale Siciliana di procedere con la massima urgenza all’esame e alla definitiva approvazione del disegno di legge. Il Ddl dell’Udc, presentato con carattere d’urgenza, quindi la prossima settimana potrebbe essere discusso in commissione, vuole intervenire superando la legge del 1991 che non consentiva di muovere un granello di sabbia. “In questa operazione – spiegano in una nota congiunta il Segretario regionale dell’Udc, On. Gianluca Miccichè e il vice segretario Matteo Francilia – sarà coinvolta l’Arpa che utilizzerà in modo utile e funzionale il materiale estratto e lo riutilizzerà per il rifacimento dei litorali oggetto di fenomeni di erosione, in stretta sinergia con gli Uffici del Genio Civile competente, intervenendo quindi sulle aree del demanio marittimo regionale senza necessità di alcuna ulteriore autorizzazione ambientale o di consegna delle aree secondo le norme del codice della navigazione e delle norme regionali relative”.