FURCI SICULO – La giunta municipale ha deliberato lo stato di calamità a seguito dei danni provocati dai torrenti Savoca e Pagliara. La giunta comunale sulla scorta di una approfondita relazione dell’ufficio tecnico, supportata da foto e video, ha chiesto alla Regione Sicilia e Protezione civile di intervenire per riparare i danni e quantificare le spese. “Non abbiamo risorse disponibili – ha dichiarato il sindaco Sebastiano Foti – però siamo costretti a reperire urgentemente almeno venticinquemila euro per mettere in sicurezza gli argini dei due torrenti”. Il Savoca per la verità non è straripato, ha solo spaventato, e di brutto la cittadinanza, perché ha lambito l’argine lungo la provinciale che porta nella frazione Calcare, e poi ha trascinato in mare tutto quello che c’era dentro l’alveo, compresa la roulotte dove dormivano due persone (che sono state salvate). L’altro torrente, il Pagliara, ha rotto invece gli argini, allagando la zona nord del paese. L’acqua è scesa dalla rampa del quartiere Madonna delle Grazie ed ha invaso la Statale 114. “Regione, Protezione civile e Genio civile hanno manifestato la loro disponibilità per mettere in sicurezza gli argini – ha dichiarato ancora il sindaco – per cui ci stiamo muovendo con lavori adeguati”. Diverso invece l’intervento lungo la strada che dalla frazione Calcare porta nella zona alta del paese e quindi al Centro raccolta e deposito dei mezzi dell’Ato4. “Trattandosi di una strada demaniale danneggiata dal torrente – ha concluso Foti – sarà il Genio civile ad occuparsi dei lavori di rifacimento, per ripristinare in tempi brevi la viabilità nella zona”. Nel mentre gli operai del Comune e quelli di una ditta specializzata stanno provvedendo alla pulizia generale del paese.