SANTA TERESA DI RIVA – E’ stato pubblicato il nuovo avviso per la gestione dell’Hel Center di Santa Teresa di Riva. Chenon piace all’Associazione Penelope che annuncia ricorso al Tar. Venerdì c’era stato un vertice in Regione a Palermo nei locali del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali per la verifica dello stato di attuazione del progetto e per l’affidamento gestionale dell’Help Center tra i rappresentanti dell’assessorato e del comune di Santa Teresa di Riva. Per l’ente locale erano presenti il vice sindaco Nino Famulari, la segretaria comunale Rosalba Giorgianni, la responsabile dei servizi finanziari Rosaria Gambadoro, per il Rup il geom. Franco Pagano dell’ufficio tecnico, il direttore dei lavori ing. Domenico Triolo, funzionario del Provveditorato Opere Pubbliche di Messina. Per l’assessorato era presente la dirigente de servizio, Cristina Pecoraro. Il vice sindaco Famulari e la segretaria Giorgainni hanno illustrato l’iter del progetto e confermato che la procedura negoziata è stata annullata in autotutela al fine di adeguare i servizi posti a base di gara con i servizi previsti nel progetto originario assicurando al contempo che sarebbe stata avviata la procedura per la legittima scelta del contraente con la pubblicazione di un avviso esplorativo di manifestazione di interesse indirizzato ai soggetti del terzo settore cui seguirà l’invito a partecipare. Amministratori e funzionari si sono impegnati a concludere l’aggiudicazione definitiva e la sottoscrizione del contratto entro il 30 novembre prossimo, rendicontando le spese non gestionali entro il 31 dicembre.
Il bando è stato pubblicato ieri all’albo pretorio, ma ancora una volta è risultato indigesto alla Associazione Penelope che ha annunciato di volerlo impugnare davanti al Tar perché – secondo l’associazione – doveva essere riservato solo alle associazioni di volontariato e non allargato a tutti i soggetti dell’area no-profit, “perché il piano di gestione dell’Help Center non ha valenza economica e si basa sull’apporto decisivo del volontariato”. In effetti si tratta dell’affidamento di un servizio, della durata di cinque anni, per un valore complessivo di 180mila euro finanziati con fondi comunali e che darà lavoro a nove soggetti.
I servizi che dovranno essere erogati sono questi: servizi sociali professionali e sportelli di informazione e disbrigo pratiche; centro diurno minori dai 12 ai 36 mesi anche per disabili gravi o con difetti cognitivi con problematiche familiari come spazio per recupero scolastico e ludico-ricreativo; laboratorio di alfabetizzazione italiana per stranieri immigrati (in particolare ricolti ai minori stranieri neo arrivati); spazio multimediale con internet point gratuito, biblioteca interetnica e sala di musica per attività di socializzazione e aggregazione giovanile; servizio pullmino per disabili anziani e minori; servizio di emergenza per donne vittime di violenza. Le professionalità richieste sono di un assistente sociale, tre educatori professionali, tre operatori di comunità, un addetto al segretariato sociale, un autista- accompagnatore.