Gentile direttore
Ho assistito ieri sera alla riunione indetta dal Centro commerciale Bonarema nell’aula consiliare, non certo da commerciante ma da cittadino che ogni giorno, tutti i mesi dell’anno deve subire gli incasinamenti dovuti all’inciviltà degli automobilisti e dei mezzi pesanti. Devo dire che la cosa mi è parsa subito strumentale per il modo come è stato affrontato il problema. Una ventina di persone erano presenti, pochi commercianti….la minoranza quasi al completo. Parola d’ordine: la pista ciclabile non si tocca! No al doppio senso sul lungomare. Chi ha organizzato la riunione l’ha gestita in forma di rottura nei confronti dell’ordinanza del sindaco, perché non concertati prima che egli la emanasse e per mancanza di dialogo. No al doppio senso dei mezzi pesanti sul lungomare, e lo sai perché? La riduzione del transito veicolare, è stato detto, comporterebbe un drastico abbattimento delle vendite”. Come per dire che transitando meno mezzi pesanti sulla Nazionale i commercianti vedrebbero le loro vendite dimezzate, come se il camionista, l’autista del pullman o dei tir si fermano in mezzo alla strada, scendono dal mezzo si prendono un caffè o comprano le sigarette o che so io, comprano un paio di scarpe o un pantalone. I mezzi pesanti si fermano solo davanti ad ingorghi o intasamenti viari e la loro prolungata sosta crea una colonna interminabile, oltre a propagare rumori assordanti e smog per cui non percepisco la filosofia di chi ha organizzato la riunione nell’aula consiliare, secondo cui il mancato transito sulla Nazionale dei mezzi pesanti “comporterebbe un abbattimento delle vendite”. E’ facile criticare, è facile schierarsi contro chi emana ordinanza, la cosa difficile è trovare delle soluzioni alternative. Tra le proposte fatte c’è quella, di evitare la sosta nella zona maggiormente contagiata oppure di sistemare delle aiuole per ridurre la carreggiata stradale. Ma sarà fattibile? I commercianti saranno d’accordo?, a quanto ho capito, la deviazione obbligatoria dei mezzi pesanti sul lungomare non la vogliono, per remare contro il provvedimento del sindaco e mettono in gioco un calo certo delle vendite. A quanto io sappia si tratta di un provvedimento sperimentale di sei mesi, se non dovesse andare bene, l’ordinanza sarà revocata. E poi già un mese c’è stato il doppio senso di marcia sul lungomare, al tempo della posa dei tubi della metanizzazione, e non è successo niente, tutto si è svolto normalmente. Adesso per Bonarema e amici non va più bene. Aspettiamo questi mesi, vediamo come va, e se dovesse andare male alziamo le barricate. Ma prima accertiamoci dei risvolti di questa iniziativa. Perché, sempre e comunque contro, non è un buon segnale di crescita civile. Direttore, con la stima di sempre.
Vincenzo Chillemi.