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sabato, Dicembre 21, 2024
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Sottratto 1,5 mln di denaro pubblico: otto rinviati a giudizio

Diciassette faldoni, quattordici capi di imputazione, un milione e mezzo di denaro pubblico svanito in mille rivoli: l’inchiesta della Procura che ha portato al rinvio a giudizio di otto persone è destinata ad allargarsi. Tutto ruota attorno all’attvità del consulente Andrea Ceccio, direttore generale dell’Agenzia di Sviluppo dell’Unione, dell’Agenzia di Sviluppo Gal Peloritani, responsabile del Cist Messenia (comune capofila Sant’Alessio) promosso dal Consorzio Tindari Nebrodi.

Altri tasselli si aggiungono nell’inchiesta della Procura sulle spese pazze dell’Agenzia di Sviluppo dell’Unione dei Comuni e dei Consorzi turistici con comune capofila Pagliara. Non sarebbero state rendicontate spese per quasi un milione e mezzo di euro avuti dalla Regione tra il 2008 ed il 2009. Il comune di Pagliara e l’Unione dei Comuni, rappresentate dal presidente  e sindaco Domenico Prestipino, si sono costituite parte civile nel processo che inizierà il prossimo 23 dicembre, considerato che i fatti riportati nel rinvio a giudizio degli otto imputati hanno determinato per l’Unione, che alla costituzione della Società Valli Joniche Spa versò una cauzione vincolata di 120mila euro come capitale sociale, e per il Comune di Pagliara che era capofila dei Consorzi, un notevole pregiudizio sia economico che di immagine, visto che le somme stanziate dalla Regione furono utilizzate per scopi ben diversi da quanto prefissato. Il patrocinio dell’Unione e del Comune è stata affidato all’avvocato Carmelo Scillia. A far saltare il tappo dell’allegra gestione dell’Agenzia era stato nel 2010 proprio l’attuale presidente dell’Unione dei Comuni, Domenico Prestipino, al tempo capogruppo consiliare di minoranza a Pagliara, comune dove attualmente è sindaco.

Nell’inchiesta della Procura sono imputati a vario titolo l’ex primo cittadino di Pagliara Santi Di Bella, Antonio Tumminello di Castelbuono (Pa), Andrea Ceccio di Roccalumera, Vincenzo Faraone di Palermo, Giorgio Foti di Messina, Grazia Pappalardo di Furci Siculo, Vincenza Lucia Famulari di S. Teresa di Riva e Giuseppe Leonardi di Francavilla di Sicilia. 

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