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Santa Teresa di Riva
domenica, Novembre 24, 2024
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Piove, liquami in mare

SANTA TERESA DI RIVA – Mezzora di pioggia intensa ed improvvisa e “saltano” le fogne ed il collettore sul lungomare di Santa Teresa di Riva: dalle quindici bocche di troppo pieno si sono riversate sulla spiaggia e quindi in mare una quantità impressionante di liquami rendendo l’acqua di un oscuro colore marrone mentre l’aria sulla via marina veniva ammorbata da un odore nauseabondo, di inconfondibile natura. Succede quando le piogge sono abbondanti e durano ore e ore, ma in questi due giorni in cui ci sono stati acquazzoni di poco meno di mezzora ciascuno, non si era mai verificato un disastro ambientale del genere, finito per giunta anche sui social con filmati e commenti non certo edificanti per la nostra cittadina posti dai pochi villeggianti rimasti a godersi gli scampoli d’estate. Quando ciò succedeva in inverno dal palazzo si affrettavano a dire che si travvata di acqua piovana che finiva a mare attraverso i canali di troppo pieno. Purtroppo non era così perch a Santa Teresa di Riva il sistema di raccolta delle acque piovane è diventato, con il beneplacito dell’amministrazione, “misto” cioè accoglie anche le acque nere di una comunità che nel terzo millennio si trova ancora a dovere fare i conti con una rete fognante inesistente. Da qui è facile capire quando i cunettoni traboccano, cosa finisce in spiaggia e quindi a mare. In estate non piove (di solito) e quindi il problema può essere nascosto sotto il tappeto, ma quando si verificano situazioni come quelle di domenica e di ieri, non c’è tappeto che copra.

Cinquantanni di amministrazioni comunali di tutti i colori non sono riuscite ad ottenere i finanziamenti necessari per risolvere definitivamente il problema. Quella attuale, pur mettendo il completamento delle fognature tra i primi posti del Piano triennale delle opere pubbliche, ha destinato i dieci milioni che è possibile ottenere con un mutuo, alla realizzazione dello svincolo autostradale, preferendo aspettare giorni migliori per le fognature.

Ma la responsabilità della situazione attuale non è certo dell’amministrazione attiva guidata da Cateno De Luca a cui si può solo imputare la scelta delle priorità, ma di quanti negli anni si sono alternati alla guida della cosa pubblica e che dall’interno hanno remato contro l’interesse della collettività, per beghe politiche, invidia, smania di protagonismo.

Ed il bello è che adesso taluni, dopo qualche anno passato in ritiro spirituale pensano di essersi rifatta una verginità, e tentano di riproporsi come il nuovo che avanza.

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