In attesa di nuovi sviluppi di mercato la Jonica sta preparando l’esordio in Coppa contro il Real Aci. Pochi ma buonissimi i nuovi acquisti del calciomercato dei giallorossi. Dopo la stagione, appena conclusa, con una salvezza conquistata mentre scorrevano i titoli di coda e, tante difficoltà incontrate in fase realizzative, evidenziate dalla pochezza delle rete realizzare. Ventinove. Una miseria. Peggio non ha fatto nessuno.
L’imperativo dell’era Mimmo Moschella era rafforzare il reparto offensivo. Colmare il gap con le altre squadre. Svanito all’ultimo il trasferimento di Varrica (approdato a Giardini), dopo una trattativa durata diverse settimane, è arrivato prima Amante e, da ieri, anche Eugenio Lu Vito (ex Troina). Si rinforza così la batteria degli attaccanti della Jonica considerando anche l’acquisto del promettente Savoca. Moschella preferisce affidarsi al 4 – 3 – 3.
Un modulo adottabile in virtù del parco attaccanti a disposizione. Adesso il reparto offensivo della Jonica è uno dei migliori del campionato di Promozione, girone B, in attesa che Roberto Frazzica sciolga la riserva di continuare la sua avventura con i giallorossi. Sul suo futuro ci sono tante ombre. “Vedremo dal rientro dalle vacanze da Madrid”. Ieri, al comunale di S. Teresa, aspettando la sfida, in casa, di Coppa Italia contro il Real Aci(domenica), la Jonica rifinisce la preparazione sfidando gli allievi(6 -0 per la prima squadra). Presente anche Lu Vito.
L’attaccante, classe ’80, forte fisicamente, dotato di buona tecnica, nonché bravo di testa, è la spalla giusta per Amante. Ha giocato in promozione anche con la maglia del Città di Randazzo. Mimmo Moschella, in attesa dell’arrivo di un centrocampista che possa fare anche la fase offensiva, si gode il trio Amante-Lu Vito-Savoca. La società dei presidenti Saglimbeni e De Francesco ha intenzione di soddisfare la richiesta del mister. A vaglio diverse alternative. Le trattative sono state avviate. Domenica, la Jonica si affida a tanti giovani in virtù delle numerose assenze per infortunio e squalifiche. Tra le cessioni più importanti quella di La Speme.
