SANT’ALESSIO – Sabato sera nello scenario di Villa Genovesi a Sant’Alessio è stato commemorato il collega Carmelo Duro, scomparso prematuramente l’anno scorso, con una serata – omaggio organizzata dalla Associazione “Gli Italiani nel mondo”. Presenti il fratello, le nipoti, le figlie e la vedova, l’amministrazione comunale di Sant’Alessio ha voluto solennizzare questa serata, in cui sono intervenuti sindaci e amministratori del comprensorio e molti degli amici che ne hanno condiviso l’attività, sia essa di giornalista di scrittore e di politico, con la consegna di una targa di gratitudine per il lavoro svolto dal compianto Carmelo per la divulgazione della cultuira e della storia della Riviera Jonica. Sono stati anche premiati corrispondenti della riviera jonica che lo hanno conosciuto e che hanno condiviso con lui gran parte del suo percorso giornalistico cominciato negli anni Settanta alla Gazzetta del Sud. A ricevere il “Premio giornalistico Carmelo Duro”, Vincenzo Bonaventura, Saro Laganà, Filippo Brianni, Gianluca Santisi, Carmelo Caspanello, Pippo Trimarchi, Gianni Arpi, Gaetano Rammi, Giuseppe Puglisi, Pino Prestia, Gianni Chirieleison e Umberto Gaberscek. Alcuni non sono potuti intervenire. La serata è stata condotta con molta naturalezza da Donatella Molino, consigliere comunale, e da Pietro Paolo Poidimani, presidente della associazione che ha istituito il premio.
Carmelo Duro, giornalista pubblicista dal 1974, era il decano dei corrispondenti della riviera ionica della Gazzetta del Sud dove ha cominciato a scrivere dal 1968, scrittore, grande uomo di cultura. Aveva 74 anni. Si era sentito male a Zafferana Etnea dove si era recato con la famiglia per l’Ottobrata. Era nato a Sant’Alessio dove risiedeva. Promotore da sempre di circoli culturali è stato per molti anni presidente della Pro Loco. E’ stato dirigente sindacale della Uil Telecomunicazioni. Ha scritto molti libri di storia e d’arte (storico il suo “La Valle d’Agrò” del 1987, ristampato due volte) e un romanzo (“Lampare spente” nel 2004). Era impegnato a scrivere la storia di Sant’Alessio: quattro volumi. E’ riuscito a pubblicarne solo due: “Sant’Alessio e Forza D’Agrò” tra cronaca e storia” e l’ultimo, “Sant’Alessio nel Novecento”, nel 2012. Da due anni era presidente della Unitre di Santa Teresa di Riva alla quale ha dato prestigio e spessore culturale.
FOTO di Carmelo Nicita, che ringraziamo