SANTA TERESA DI RIVA – Mentre la Regione “taglia” tre milioni di euro All’Azienda santiaria provinciale, il Comune di Santa Teresa va controtendenza, e proprio ieri ha deciso di investire 1 milione e 600 mila euro per realizzare il Polo socio sanitario. Il progetto esecutivo del Polo, che ospiterà servizi socio sanitari ed emergenziali, ha già ottenuto tutti i pareri e nulla osta ed entro dicembre saranno appaltati i lavori per la realizzazione delle relative opere di adeguamento dell’ex edificio della pretura, mediante l’accensione di un mutuo. La spesa è stata inserita nel bilancio di previsione esaminato ieri dal consiglio comunale che ha autorizzato l’accesso al prestito. Presso l’ex pretura (Lungomare Bucalo) saranno trasferiti tutti i servizi amministrativi e riabilitativi attualmente erogati presso l’ex palazzo municipale di corso Regina Margherita; ed il 118 ed il Pte che attualmente sono allocati sul Lungomare in locali ricavati al piano terra del palazzo Municipale. Una sistemazione non proprio ottimale, questa, tanto che per la sua precarità quest’anno il centro vaccinazioni è stato trasferito presso l’ambulatorio Asp di S.Alessio. Il Pte di S.Teresa, per carenza di personale, chiude alle 20, lasciando la patata bollente al personale del 118 che spesso devono fare da ambulatorio quando al portone si presentano pazienti che hanno bisogno urgente di assistenza. Ma questo è un problema di organizzazione dell’Asp sul quale il Comune di Santa Teresa, dopo questo investimento pagato con i soldi dei cittadini, farebbe bene a metterci bocca perché una cittadina come S.Teresa non può chiudere alle 20 e non avere per giunta nemmeno la guardia medica.