FURCI SICULO – Sarà perché è il paese più corto del comprensorio, visto che si distende solo per ottocento metri lungo la Statale 114 Messina Catania, sarà perché il tracciato è dritto, fatto sta che Furci è il primo paese del comprensorio jonico ad essere sventrato nel centro abitato, lungo la via IV Novembre, dalle ruspe della FinConsorzio per la posa dei tubi del gas metano. “Ed è triste vederlo in queste condizioni” hanno commentato alcuni commercianti, non solo perché il centro storico del paese è interdetto alla circolazione (ed a tratti anche ai pedoni) ma perché si sta perdendo l’abitudine di vedere un paese sempre intasato da auto e camion, con ingorghi a catena, con rumori assordanti e con lo smog che entrava nelle case. Adesso, a parte il rumore dei bulldozer , la sera sembra di essere in un altro mondo. Silenzio sulla strada, pace e tranquillità in paese. Molti avevano avanzato dubbi sulla tenuta del doppio senso sul lungomare, adesso dovranno ricredersi. La circolazione nei due sensi regge bene. Camion e auto osservano una lenta andatura, non ci sono ingorghi, gli automobilisti si fermano alle strisce pedonali e la gente passeggia tranquillamente sui marciapiedi. Un mito è stato sfatato. Dopo questa lunga esperienza, ecco il punto, resterà, almeno per i mezzi pesanti, il doppio senso di marcia sul lungomare?
Per quanto riguarda i lavori, i commercianti sono un po’ amareggiati per la lunga crisi di vendite. Tabacchini, farmacia, panificio, macelleria e negozi vari veri sono visitati solo dalla polvere. La ditta FinConsorzio ha iniziato i lavori nel centro urbano del paese martedi 9 giugno e dopo quindici giorni si trova tra la via Firenze e la via Cesare Battisti. Passerà ancora qualche settimana abbondante, per cui si spera che la prima decade di luglio i lavori saranno consegnati. E il paese ritornerà nel tran tran di prima, nel caos quotidiano.