Alì Terme: la visione artistica di Giovanni Trijolo

Si chiama genericamente Street Art ed è quella forma di arte che si manifesta prevalentemente in luoghi pubblici, all’aperto, ma anche in suggestive location al chiuso, utilizzando le tecniche più disparate (adesivi artistici, spray, proiezioni video etc..). Tra le varie tecniche anche quella di accostare pietre e marmi colorati o anche legno, ferro intagliato, terracotta, scatolame smaltato e materiali da riciclo; ed è appunto questa l’espressione artistica che si riconduce alle opere dell’aliese Giovanni Trijolo, artista versatile, da oltre dieci anni impegnato nella realizzazione di manufatti, quadri, sculture e affreschi ove campeggia il cromatismo, il ricorso ad elementi naturali, materiali riciclati (che risponde alla necessità della società moderna di evitare gli sprechi), sovrapposizioni e una costante tendenza ad eliminare la pluralità dei punti di vista puntando sulla visione frontale e diretta. Il colore blu la fa spesso da padrone riconducendo la mente dell’osservatore a certi dipinti di Vasiliy Kandinskiy, talvolta l’accostamento di sintesi, astrazione e decorazione con rimandi geometrici e quasi ritmati conduce a Klimt, ma senza tirare in ballo nomi altisonanti del passato possiamo definire unico il genio artistico di Trijolo che può vantare al suo attivo un’esposizione in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, una a Murano, un’altra a Palermo oltre all’Art Exhibition nella sua Alì Terme nel 2013. Tutt’ora in corso un importante vernissage a Taormina (durerà probabilmente tutta l’estate) negli spazi della Chiesa di Santa Caterina. Sarà tra l’altro disegnata da lui l’insegna (cm 80 x 220) della nuova sede Avis di Alì Terme.