SANTA TERESA DI RIVA – Da ieri Municipio “blindato” a Santa Teresa di Riva, la porta a vetri che separa l’androne dalle scale e l’ascensore, è sbarrata e per farsi aprire bisogna annunciarsi suonando un campanello, farsi identificare dall’impiegato addetto all’apertura e quindi, solo dopo ciò, poter salire ai piani superiori o scendere nel piano interrato. E’ l’ultimo atto della guerra sotterranea che si sta combattendo da qualche tempo all’interno del palazzo tra gli inquilini e che ha portato l’amministrazione comunale ad adottare drastici provvedimenti anche per quanto riguarda l’orario di lavoro per combattere i fannulloni che – stando a quello che dichiara il sindaco – si anniderebbero nelle stanze del palazzo. A questo punto ci si chiede quando verranno installati i tornelli per meglio regolare l’entrata e l’uscita dal Municipio soprattutto per la “pausa caffè”.
“I fannulloni non possono averla sempre vinta a discapito di chi lavora – spiega il sindaco –
l’ impiegato comunale “più povero ” percepisce mediamente almeno 1.300,00 euro mese nette per 36 ore di lavoro settimanale, perché molti di loro timbrano alle ore 8 e poi escono per andare al bar oppure fumano indisturbati nei corridoi, oppure si riuniscono in delle stanze a commentare il film della sera prima, magari con l’utenza che aspetta dietro la porta ? Perché alcuni di loro accendono il computer dopo le 9. Ed i direttori di area che dovrebbero vigilare sui colleghi che cosa fanno?”. Una indagine alla 007 questa del sindaco, al quale, incuriositi, abbiamo chiesto come ha fatto a scoprire queste magagne. “Semplice – risponde – ho mandato per 4 settimane alcuni cittadini- utenti in municipio alle ore 8 in punto e mi hanno tutti raccontato di questo schifo mattutino. Molti degli impiegati si prendono dei giorni perché hanno il prozio malato ( la famosa 104), si mettono scientificamente in malattia negli stessi giorni della settimana per evitare di svolgere un determinato servizio, non possono prendere polvere e quindi devono stare dietro le scrivanie con tanto di certificazione mediche false perché il pomeriggio li vedi con la bici sul lungo a pedalare beati”.
“Ed i contribuenti pagano le tasse per mantenere queste vergogne tutte italiane?”. Naturalmente c’è il rovescio della medaglia perché questo clima di caccia alle streghe che si è instaurato in Municipio non è da tutti condiviso, anche fuori dal palazzo. “Il sindaco esagera – sostiene qualcuno che preferisce parlare in … incognito – perché durante le ore di lavoro la pausa caffè è legittima”. Comunque nonostante la rivoluzione di De Luca che ha rivoltato come un calzino l’organizzazione degli uffici municipali, la perfezione che vorrebbe il sindaco non è stata ancora raggiunta. Elunedì 20 aprile entra in vigore il nuovo orario di lavoro che ha posticipato di mezzora l’entrata e l’uscita. Il decreto sindacale è stato firmato e questo comporta il fatto che se i dipendenti non fileranno dritto rischiano di dovere tornare a lavorare di sabato. E’ tutto scritto, nero su bianco.
Di seguito la porta chiusa