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Lotti artigianali, tra cambio di regole e oscurantismo intellettuale 

Roccalumera – Sulla vendita dei lotti artigianali è ancora scontro tra opposizione e maggioranza.

 

ECCO  COSA SCRIVE LA MINORANZA:

“Nel Consiglio Comunale del primo aprile u.s. si è trattato un argomento di fondamentale importanza per gli imprenditori locali: ‘Modifica art. 14: “Stipula del contratto” del regolamento della vendita dei lotti di terreno dell’area PIP’.

Durante la trattazione dell’argomento si constatava, purtroppo, che la scelta della maggioranza non era finalizzata soltanto a favorire indiscriminatamente tutti gli imprenditori, ma era soprattutto strumentale a fare cassa e pagare i debiti pregressi, compresi quelli contratti dall’attuale amministrazione  non ancora trattati in base ad una corretta procedura.

Nel lontano 2013, la minoranza aveva visto giusto proponendo la rateizzazione del pagamento del corrispettivo dei lotti fino ad un massimo di dieci anni, previo parere favorevole degli uffici; la maggioranza, invece, ha approvato un regolamento che prevedeva il pagamento in un’unica soluzione al momento della stipula del contratto, col rischio di compromettere l’agevole vendita dei lotti.

Nel febbraio 2014 è stato pubblicato un bando con delle regole, giustamente prestabilite, a cui hanno partecipato 9 richiedenti per 12 lotti.

Nel dicembre 2014 – in occasione dell’approvazione dei debiti fuori bilancio – veniva data notizia che risultavano assegnatari solo 5 richiedenti per altrettanti lotti; di questi, tre avevano una procedura di finanziamento che avrebbe consentito un incasso di €. 422.235,00, sufficiente a garantire la copertura dei debiti entro il 22/03/2015 nel rispetto dei tempi imposti dal regolamento allora vigente.

A tale data le ditte, purtroppo, manifestavano l’impossibilità a rispettare il regolamento per la parte che riguardava il pagamento in un’unica soluzione.

Come dire: la minoranza aveva visto bene e la maggioranza si trova costretta a dover cambiare rotta … modificando il regolamento.

E fino a qua sarebbe un atto non arrogante – anzi di umiltà – della maggioranza che, rendendosi conto dell’errore, modifica il regolamento, consentendo di dilazionare il versamento del corrispettivo.

La sorpresa – avevamo pensato ad un pesce d’aprile ed, invece, era vero – è stata che, a bando scaduto, si cambiano le regole con valenza retroattiva per le ditte che avevano avanzato richiesta lasciando – per ora – fuori gioco tutti quegli imprenditori locali che, prudentemente, non avevano osato rischiare.

Sarebbe stato molto più corretto riaprire i termini per tutti, salvaguardando le istruttorie già esitate favorevolmente e fare calcolare agli uffici gli interessi di legge in proporzione alle dilazioni accordate per evitare un presumibile danno erariale.

Altro che umiltà, le proposte della minoranza vengono sistematicamente respinte perchè l’Amministrazione – a suo dire –   “tira dritta come un treno” … che, secondo noi, potrebbe rischiare di deragliare dai binari della parità di trattamento, trasparenza e legalità! 

02/04/2014                                              I Consiglieri Comunali:

 Rita CORRINI, Giuseppe MELITA, Maria Grazia SACCA’, Mauro SPARACINO, Antonella TOTARO.”

 

ECCO COSA SCRIVE LA MAGGIORANZA

“Egregio Direttore, dopo il consiglio comunale di ieri, la minoranza di Roccalumera apre una dura polemica con l’Amministrazione Argiroffi, rea, a suo dire, di aver modificato l’art. 14 del regolamento comunale, che fissa i criteri per la stipula dei contratti con i privati acquirenti dei lotti della zona artigianale, con il cambio delle regole in corso d’opera. Sono costretto, quindi, ad intervenire, nella mia veste di consulente del Sindaco, avendo avuto insieme al Segretario Comunale ed all’Amministrazione attiva un ruolo di primo piano nella scelta di stipulare i rogiti, sulla scorta del contratto con riservato dominio. Detta tipologia contrattuale è felice, perché permette all’acquirente di rateizzare il prezzo di acquisto ed all’Ente Pubblico di trasferire il diritto di proprietà solo dopo l’incasso dell’ultimo euro dovuto dallo stesso, con l’ulteriore vantaggio che, ove tale acquirente dovesse pentirsi dell’acquisto e non intendesse saldare il prezzo, egli perderebbe le somme già versate e le opere edilizie nel frattempo realizzate, venendo tutto incamerato dal Comune. La Minoranza, al tempo, ha proposto il  trasferimento pieno della proprietà con pagamento rateale, con il rischio che, in caso di insolvenza dell’acquirente, l’Ente Locale avrebbe patito una perdita economica significativa. Comunque, con la nuova confezione dell’art. 14, nessuna disparità di trattamento sussiste, perché i lotti in vendita al momento sono tre su quattordici, in conseguenza per ogni operatore artigianale la libertà di concorrere all’acquisto è ancora intatta, senza alcuna perdita di chance. Sono dell’avviso che, malgrado tra le fila della minoranza sieda un valente avvocato, consapevole della validità della scelta contrattuale optata da Gaetano Argiroffi e da tutto il suo entourage, la vis polemica e lo scontro ad ogni costo dei consiglieri di minoranza prevalgano su tutto, di sicuro, sulla condotta illuminante, essendo essi in preda ad oscurantismo intellettuale strumentale ed incomprensibile. Va aggiunto che l’escamotage del contratto con riserva di dominio permette di portare a compimento l’operazione del riconoscimento dei debiti, alla quale ha aderito anche la minoranza, divenendo con la firma dei contratti certa e definitiva la copertura finanziaria di detti debiti, consentendo l’inserimento della posta finanziaria in entrata fra i residui attivi del consuntivo 2014.  A parte ogni polemica, auguro ai consiglieri di minoranza buona pasqua, con un suggerimento. Non sempre lo scontro premia, in quanto, quando è frutto di un atteggiamento contro l’evidenza dei fatti, esso si rivela contrario alla funzione pubblica cui si è stati chiamati.

            Cordiali saluti e buone feste a tutti”.                  

Carmelo Saitta

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