FURCI SICULO – A chi può dare fastidio un chiosco, per altro da mesi chiuso, posizionato sul lungomare di Furci? Eppure ieri notte ignoti malviventi hanno tentato di ridurlo in cenere, dopo aver appiccato il fuoco davanti il portoncino d’ingresso, dal lato del marciapiede. A mandare in fumo il progetto dei malfattori è stata una pattuglia dei carabinieri, in servizio notturno sul territorio, che ha allertato subito i vigili del fuoco di Letojanni. I pompieri sono arrivati in poco tempo sul posto, domando subito le fiamme e spegnendo l’incendio. Non ci sono stati grossi danni, però se le fiamme avessero preso piede, sicuramente la struttura in poco tempo sarebbe finita in cenere. All’interno della struttura in legno alcuni macchinari utili per il caffè, i gelati e casse frigorifere. E’ la prima volta che il chiosco viene preso di mira da delinquenti. Neanche d’estate ci sono stati episodi di questo genere, visto che la proprietaria di notte lasciava tavoli e sedie all’aperto, sul lungomare. Per cui questo tentativo di incendio ha innescato una serie di considerazioni non solo tra gli investigatori, ma anche tra gli abitanti. Il chiosco sorge ai piedi di Furci Verde, quasi in prossimità del marciapiede. A gestirlo d’estate è una signora che da qualche anno ha dato alla struttura in legno più pulizia, decoro e visibilità, riuscendo a catalizzare l’attenzione di turisti e vacanzieri per il gentilezza e servizio eccellente. Passata l’estate il chioso rimane chiuso, anche perché col freddo e la pioggia Furci Verde è frequentato da pochissime persone. Sul lungomare furcese, al momento si trovano tre chioschi, operativi solo tra luglio e settembre, uno quasi al centro, in direzione di via Calatafimi, l’altro lungo la bretella che costeggia il torrente Pagliara e il terzo, questo. preso di mira dai malviventi. E’ la prima volta che si verifica un fatto del genere a Furci Siculo, per cui ha destato un certo sgomento tra i cittadini. Potrebbe trattarsi di una bravata tra giovani teppisti, ma i carabinieri non tralasciano nessuna pista, per capire soprattutto il motivo di questo insano gesto ed anche per estirpare sul nascere questi fenomeni malavitosi, di cui il paese non conosce tracce.