ROCCALUMERA – In meno di una settimana i carabinieri della locale stazione hanno sequestrato circa trenta mezzi, tra auto e ciclomotori, perché sprovvisti di assicurazione. Una percentuale altissima, per un piccolo comune, che fa certamente discutere e che sta a significare come la povertà in questo paese sia galoppante e la disoccupazione in netta crescita. I mezzi sequestrati erano tutti privi del certificato di assicurazione, cioè erano carenti di copertura assicurativa Rca. I controlli dei carabinieri sul lungomare e nelle frazioni di Sciglio ed Allume hanno portato a questo preoccupante primato. “Ci sono famiglie – ci spiega il commerciante S.M. di Roccalumera – che da mesi vivono di stenti, non pagano le bollette della luce e vivono al buio: Figurarsi se possono pagare l’assicurazione. C’è da dire, pure, che la disoccupazione sta diventando un fenomeno allarmante in questo paese”. Oltre i mezzi in circolazione senza assicurazione, ci sono anche le auto posteggiate, ai bordi della strada e delle vie interne, privi del tagliando assicurativo, per cui i militari, per legge, sono costretti ad intervenire, con la rimozione forzata del mezzo mediante carro attrezzi. E c’è terrore a Roccalumera per questi frequenti controlli delle Forze dell’Ordine: chi non ha il tagliando assicurativo sulla macchina, dovrebbe lasciare il mezzo in garage e andare a piedi. Perché l’articolo 193 del Codice della Strada prevede, per gli automobilisti o motociclisti privi della copertura assicurativa, una sanzione amministrativa che va da 841 a 3.287 euro, oltre il sequestro del mezzo. I proprietari delle auto prive di assicurazione si dovrebbero attivare per toglierle dalle pubbliche vie e posteggiarle in garage o dentro un proprio terreno, oppure davanti il giardino di casa. I carabinieri sono portati a fare il loro dovere e a far rispettare la legge e chi viene trovato in difetto va contravvenzionato. A Roccalumera in questi giorni c’è terrore tra gli automobilisti con scopertura assicurativa. E sembra che siano tanti, per la verità, perché il lavoro scarseggia ed i disoccupati aumentano.