PAGLIARA – Questa mattina i responsabili della Protezione civile con in testa l’ing. Rosario Oliva sono stati a Pagliara insieme ad altri tecnici e al vice sindaco Rosario Totaro per quantificare i danni all’acquedotto comunale. Avantieri il torrente in piena ha messo in tilt le pompe di sollevamento, creando disagi alla conduttura cittadina. L’acqua nelle famiglie è stata assicurata da un altro serbatoio, però al momento resta ancora inquinata e quindi non idonea per uso potabile. “I disagi sono notevoli – ha precisato il primo cittadino Domenico Prestipino – perché la furia del torrente Pagliara non solo ha schiacciato e divelto i tubi dell’acquedotto, ma ha pure danneggiato la pompa di sollevamento della fognatura ed inoltre in più punti ha rotto gli argini allagando vasti appezzamenti di terreno. Il guaio maggiore resta la precarietà della rete idrica, per cui al momento non possiamo garantire acqua potabile alle famiglie”. Poi il sindaco ha dichiarato: “Se dovesse persistere questa precarietà dovrei trovare una soluzione alternativa, che potrebbe essere quella di spostare la conduttura dal torrente Pagliara all’estremità del paese, per evitare che ad ogni nubifragio i serbatoi vengano allagati”. I funzionari della Protezione civile, che questa mattina effettueranno un sopralluogo lungo la conduttura idrica, dovranno verificare non solo i danni accertati, ma anche trovare una soluzione al problema. Perché ogni qualvolta si ingrossa il torrente Pagliara, la condotta idrica va in tilt e l’acqua non solo viene spesso razionata, ma non è neanche potabile. Ogni inverno così, con le famiglie che vanno incontro a grossi disagi. Si spera che dalla Protezione civile arrivino segnali positivi.