PAGLIARA – Non solo l’acqua non è potabile, ma da oggi sarà anche razionata. I disagi sono maturati durante il nubifragio dei giorni scorsi, quando la fitta pioggia ha ingrossato le acque del torrente Paglira, che hanno aggredito parte dei serbatoi, ubicati all’estremità dell’alveo. Il sindaco del comune collinare e’ stato costretto ad emanare una ordinanza, informando i cittadini che non potranno utilizzare il prezioso liquido proveninete dall’acquedotto comunale per uso domestico o per uso potabile previa bollitura. “La rottura della tubazione – si legge del documento – ha determinato il mancato arrivo dell’acqua nei serbatoi siti in località Battista e nello stesso tempo ha causato l’inquinamento dell’acqua potabile”. I lavori di riparazione della condotta idrica sono stati avviati tempestivamente, anche con qualche difficoltà, perché il Pagliara continua a scorrere con una certa portata. “A seguito di una forte alluvione – ha spiegato il sindaco Domenico Prestipino – si sono verificati dei danni alle tubazioni idriche di alimentazione dei serbatoi posti nell’alveo del torrente Pagliara. Adesso l’ufficio tecnico comunale quantificherà i danni e successivamente l’addetto acquedottista effettuera’ i necessari controlli, e cioè la pulizia e la disinfestazione della condotta, nonche’ la clorazione dell’acqua”. Dopo queste procedure i cittadini potranno riutilizzare l’acqua per uso potabile. Nel mentre il sindaco ha ordinato alla cittadinanza “di astenersi dal consumo per uso potabile e domestico dell’acqua proveniente dal civico acquedotto e dalla fontanelle pubbliche, se non previa bollitura”. Non è la prima volta che si verificano questi danni ai serbatoi. E il problema è sempre lo stesso. Quando gonfia il torrente Pagliara le acque scorrendo aggrediscono queste enormi cisterne, ubicate ai lati dell’alveo, per cui sarebbe opportuno spostare in altra zona i serbatoi. “Ma come si fa – ha detto ancora Prestipino – ci vogliono un sacco di soldi. Ci siamo rivolti alle autorità competenti, tra cui la Protezione civile, ma non abbiano avuto risposta”.