SANTA TERESA DI RIVA – Impegnati come sono a cambiare il volto della città con soluzioni avveniristiche – tanti progetti sono stati messi sul fuoco – gli amministratori di Santa Teresa di Riva non stanno più con i piedi per terra. Letteralmente. Se lo facessero, si accorgerebbero che, tra l’altro, i marciapiedi della città sono senza scivoli per i disabili. Un problema molto serio, questo, che rende difficoltoso, se non impossibile, l’accesso ai diversamente abili in sedia a rotelle. A meno che non si avventurino in pericolosi slalom tra autovetture ferme o facendosi sfiorare da quelle in transito. O trovino qualche buon samaritano che li aiuti. Sono cinque anni che a Santa Teresa di Riva non si provvede ad abbattere quelle barriere architettoniche che in una città degna di questo nome non dovrebbero esistere. Molte delle vie del centro cittadino sono sprovviste di scivoli per soggetti diversamente abili, persino laddove è stato riservato un posto auto per i pH, non ci sono scivoli di accesso. I marciapiedi diventano luoghi inaccessibili per queste persone il cui passaggio è limitato anche da pali della luce elettrica o della segnaletica stradale e persino pubblicitari, piantati in mezzo ai marciapiedi. Piazza Municipio pullula di barriere architettoniche, di scale, scaline, scalette, fatte apposta per diventare inespugnabile da parte dei diversabili. Il top è stato raggiunto con la chiusura del varco di accesso per disabili nel nuovo municipio. Quello che dava sul cortile interno è stato murato per esigenze “scolastiche”, ma era stato preso l’impegno di realizzarne uno dal prospetto principale. Anzi c’era già un progetto di massima che metteva ordine anche in piazza Municipio che senza scivoli laddove ci sono ben tre scalinate. Insomma si fa di tutto per rendere la vita difficile a chi ce l’ha già difficile per suo conto.
Poi c’è da segnalare il malvezzo di certi automobilisti che peggiorano la situazione parcheggiando sui marciapiedi o negli stalli riservati ai disabili e ci sono anche falsi disabili che espongono il relativo pass pur di farla franca col ticket del parcheggio a pagamento. Segnali di inciviltà, indubbiamente, che andrebbero sanzionati con rigore. Ma la questione di fondo restano gli scivoli sui marciapiedi. Ci sono zone, come il Borgomarino o piazza Municipio, che andrebbero sistemate e che soprattutto agli impegni solenni presi allorquando qualcuno solleva il problema, seguano i fatti. Grandi opere come lo svincolo autostradale, oppure la cittadella dello sport, riempiono il petto di orgoglio, ma abbattere le barriere architettoniche realizzando quattro scivoli per rendere la vita meno difficile ai nostri amici diversamente abili, consentono di vivere in una città “più” migliore.